Milosevic annuncia un ritiro incondizionato ma parziale delle truppe serbe in Kosovo, affermando che le operazioni contro i guerriglieri sono terminate, la Nato e gli Stati Uniti replicano: non vediamo traccia di questo dietrofront. Gli alleati chiedono a Belgrado il rispetto di tutte le condizioni poste dal vertice degli Otto Grandi a Bonn: i raid, dunque, proseguono. Non si calma l'ira di Pechino contro l'America per il bombardamento dell'ambasciata cinese a Belgrado. Il presidente Jiang Zemin ha rifiutato di parlare al telefono con Clinton che voleva porgergli le scuse per l'incidente. E mette una serie di condizioni per riallacciare i rapporti con l'Occidente, ora congelati. D'Alema afferma: "Occorre una rigorosa inchiesta sui motivi di quell'inaudito incidente". "Basta con i raid», dice Scalfaro, in visita in Macedonia. Il leader moderato kosovaro Rugova afferma: "Penso a un Kosovo indipendente e multietnico". (MN)