"Sul tema del Mezzogiorno si è toccato il punto più basso della capacità propositiva del nostro governo''. La considerazione è di Silvano Micele, componente l'ufficio di presidenza del gruppo dei Democratici di Sinistra al Senato, che ha aperto con la sua relazione un incontro - in corso a Palazzo Madama - fra i senatori e i segretari regionali della Quercia sulla questione meridionale. (MN)

''Il vecchio pesa ancora troppo - ha aggiunto Micele - e l'attenzione sembra rivolta più verso gli assetti di potere che verso la creazione di uno strumento attivo per lo sviluppo del Mezzogiorno''. Quanto all'Agenzia per il Sud, ha detto ancora Micele, ''non si avverte il bisogno di un ulteriore soggetto da aggiungere ai molti già operanti, bensì di una cosa diversa, di una holding leggera capace di promuovere nuova imprenditorialità e nuovo sviluppo''. Nella sua relazione introduttiva vengono poi ripresi i contenuti della proposta diessina per rilanciare il sud. In particolare l'adozione di provvedimenti per la riduzione strutturale del costo del lavoro, agendo sulla leva fiscale e contributiva (dallo ''sconto'' sulle nuove assunzioni all'abolizione dei contributi ex Gescal ed Enaoli, dalla riduzione della tassazione d'impresa alla riduzione dell'Irap).