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Messico, un bancario leccese muore in carcere

Data: 06/03/2007 - Ora: 12:34
Categoria: Cronaca

Era rinchiuso per ubriachezza molesta

Mistero sulla morte di un italiano in una cella del commissariato di Cancun dove era stato rinchiuso per ubriachezza molesta. L'uomo, Simone Renda, che stava trascorrendo una vacanza in Messico, era stato arrestato dalla polizia, allertata dal personale dell'albergo dove alloggiava l'uomo. Processato per direttissima e condannato a 36 ore di detenzione, il 35enne è stato trovato morto in cella. Ignote le cause del decesso.

Il turista, Simone Renda,bancario 35enne leccese, secondo la ricostruzione dell'accaduto fatta dalle autorità messicane, sarebbe stato messo in cella giovedì,il giorno in cui avrebbe dovutotornare in Italia. Ma, quella mattina, non aveva risposto allasveglia che aveva chiesto all'albergo. Quando la porta era stata aperta con un passepartout, Simone sarebbe stato trovato a letto in evidente stato confusionale, probabilmente causato dall'alcol, e avrebbe avuto una reazione scomposta fuggendo per strada seminudo. Sarebbe stato così arrestato per ubriachezza molesta, processato per direttissima e condannato a 36 ore di detenzione. E lì sarebbe morto.

Ma questa versione non convince i familiari. Secondo il racconto dello zio di Simone, Silvio Valente, noto avvocato leccese, "c'è un vuoto di 24 ore che deve essere colmato e che rivela gravi responsabilità da parte delle forze dell'ordine messicane sulle quali chiediamo che venga fatta chiarezza".

In commissariato l'italiano si sarebbe sentito male e, sottoposto a una visita medica, avrebbe ricevuto una diagnosi diprincipio di infarto. "Invece di portarlo subito in ospedale, però - racconta lo zio - l'hanno lasciato in cella e il giorno dopoè morto. Dagli esiti dell'autopsia - riferisce ancora lo zio - non sono emersi segni di violenza, maè chiaro che ci sono responsabilità gravissime non solo perché Simone nonè stato portato in ospedale, ma non hanno neppure avvisato né l'ambasciata né il consolato italiano a Cancun".

Intanto, mentre il fratello e lo zio di Renda si stanno recando a Cancun, la vicenda viene seguita da vicino dalle autorità consolari e diplomatiche italiane in Messico. L'ambasciatore d'Italia Felice Scauso ha detto all'agenzia di stampa Ansa che il caso è seguito dal console italiano a Cancun Augusto Pastaccini e che alle autorità locali è stato chiesta una indagine esaustiva. La situazione è molto delicata, ha concluso Scauso, "e per il momento non possiamo avanzare alcuna ipotesi sulle cause della morte".

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