Dalla rete delle reti alla rete tesa dalla Polizia: si e' conclusa in manette la lunga navigazione in Internet di 12 presunti pedofili, accusati dalle Procure della Repubblica di Matera e Foggia di sfruttamento sessuale di minori mediante divulgazione telematica di immagini pornografiche. Le operazioni - 'Abused Children 2000' quella diretta dalla Procura di Matera, 'Preteen' quella diretta dalla Procura di Foggia - sono cominciate all'alba di oggi ed hanno coinvolto circa 400 uomini della squadra mobile della Questura di Matera, del Servizio Centrale Operativo e del Servizio Centrale Postale e delle Comunicazioni della Polizia di Stato e della Polizia Postale di Foggia e di Bari, che hanno operato in una ventina di citta' sparse in quasi tutt'Italia. In carcere sono finite persone incensurate, definite dagli investigatori ''insospettabili e di ogni ceto sociale'': da assistenti universitari a giornalisti, da funzionari delle Asl a militari di carriera, da agronomi a venditori ambulanti, a operai. Tutti accomunati da un'identica perversione: le immagini di minori ritratti in scene pornografiche, il cui scambio on line - ha detto il pm di Foggia Gabriella Tavano - costituisce fenomeno allarmante ed inquietante per la quantita' delle persone che vi accedono. (fonteANSA/AC). Oltre agli arresti - uno eseguito in flagranza di reato, mentre era in corso uno scambio in rete di foto pornografiche di bambini, gli altri in esecuzione di misure cautelari disposte dai gip di Matera (otto) e Foggia (tre) - la polizia ha eseguito una quarantina di perquisizioni, che hanno portato al sequestro di decine di personal computer, migliaia di floppy disc e cd rom, e riviste a carattere pornografico. Agli indagati - sia i 12 arretati, sia i circa 40 indagati in stato di liberta' - e' contestata la violazione di una norma della legge 269/98 contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia e del turismo sessuale ai danni di minorenni, che punisce con la reclusione fino a tre anni chiunque cede materiale pornografico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale dei minori. Proprio muovendo dalle possibilita' offerte da questa legge e ''con una intuizione intelligente'' - ha detto il Procuratore della Repubblica di Matera Giovanni Leonardi - la polizia ha dapprima monitorato la rete e poi ha operato avvalendosi di due agenti sotto copertura, che hanno operato uno a Matera e l' altro a Foggia. I due poliziotti hanno prima 'chattato' a lungo, prevalentemente nelle ore notturne, con i loro interlocutori telematici per carpirne la fiducia, poi hanno agito da provocatori. Hanno cosi' sollecitato ed ottenuto l' invio ai propri indirizzi telematici di decine di foto (che sono state sottoposte a sequestro) nelle quali adolescenti, bambini e bambine, anche molto piccoli, sono ritratti in atteggiamenti pornografici o durante rapporti sessuali con adulti. I maggiori gestori della rete Internet hanno fornito indicazioni per risalire al sito del collegamento telematico; intercettazioni telefoniche e attivita' di ''intelligence'' hanno poi consentito di individuare con precisione la persona che digitava dalla postazione remota contattata dai due agenti di polizia. Le indagini sono tuttora in corso, sia per l' esame del materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni, sia per identificare altri interlocutori on line dei due poliziotti, tra i quali alcuni sono stati localizzati in Paesi dell' est europeo ed, inoltre, in Germania, Francia, Polonia, Finlandia, ed anche oltre Oceano, in Argentina e Brasile.