Sono stati finanziati, dalla Regione Marche, venti miliardi e duecentosettantadue milioni d'interventi per la difesa del suolo: diciotto miliardi e trecentocinquanta milioni per opere di salvaguardia e di tutela, un miliardo e novecentonovantadue milioni per studi e ricerche volti alla predisposizione dei piani di bacino.
La giunta ha approvato il riparto dei fondi della legge 183/89, relativo al triennio 1997-1999. Sono previsti, in particolare, interventi di risanamento delle zone con situazione di pericolo conclamato, e sono state privilegiate le opere già avviate e i consolidamenti delle aree a maggiore rischio. (FM)
"Con la ripartizione dei fondi nazionali - ha detto l'assessore Giulio Silenzi - la Regione delle Marche ha dato una risposta alle comunità locali per favorire il risanamento idrogeologico di diverse zone e garantire la sicurezza di alcuni centri. La giunta ha mostrato sensibilità verso questo problema, finanziando interventi che favoriscono una corretta gestione del territorio. Abbiamo privilegiato il superamento di quelle emergenze che potevano compromettere la pubblica incolumità, sostenendo opere realizzabili in tempi certi. Si è cercato di evitare una distribuzione a pioggia delle risorse disponibili, che avrebbero risposto a una logica localistica, senza risolvere le situazioni più delicate, dal punto di vista dei fenomeni naturali e dei dissesti in atto". I progetti dovranno essere eseguiti secondo tecniche di ingegneria naturalistica.