Entro il dicembre del prossimo anno nascerà un Teatro stabile dell'Umbria e delle Marche: nel frattempo una Commissione interregionale lavorerà per superare le difficoltà di natura tecnica, giuridica ed amministrativa sulla strada verso la fusione. E' quanto prevede un accordo stipulato fra le due Regioni il cui obiettivo - hanno detto gli assessori alla cultura Gianpiero Bocci (Umbria) e Gino Troli (Marche), presentando stamani l'iniziativa a Perugia - è di ''mettere in rete'' i rispettivi circuiti teatrali, migliorare ed incrementare la qualità delle produzioni. (FM)

Si vuole, soprattutto, avere 'maggior peso contrattuale' in un panorama nazionale caratterizzato da sempre minori risorse per le attività culturali. Si tratta - hanno aggiunto - di un ''progetto pilota'' a livello nazionale, che ha già riscosso l'apprezzamento del ministro Veltroni e che rientra fra gli obiettivi strategici contenuti nel protocollo di cooperazione interregionale sottoscritto, nel 1996, dai presidenti dellUmbria, Bruno Bracalente, e delle Marche, Vito D'Ambrosio''. Bocci e Troilo hanno sottolineato le affinità esistenti anche su questo versante fra le due regioni: produzioni di qualità, circuiti diffusi, rassegne e cartelloni di rilevanza nazionale ed internazionale, numerosi spazi teatrali, molti dei quali di valenza storica. Esistono anche ''differenze'' dovute alla storia delle rispettive politiche teatrali: nelle Marche non c'è infatti un Teatro stabile pubblico, ma privato di interesse pubblico. Alla commissione interregionale (otto membri, fra cui esperti del settore, presieduta, a turno ogni sei mesi, da uno dei due assessori regionali) spetterà- sottolinea una nota della Regione Umbria - il compito di superare le divergenze, spianando la strada all'integrazione e sperimentando azioni comuni su vari fronti. Per Bocci l'accordo rappresenta ''una data storica da cui partire per progettare insieme lo sviluppo futuro delle politiche teatrali. Superate le iniziali, reciproche diffidenze nel rispetto dell' identità di ciascuna regione, l'intesa consente di immettere nell'attività culturale nuove energie e sinergie. L'Umbria - ha aggiunto - intraprende questo percorso forte della qualità e dell'esperienza maturata nell'ambito del proprio Teatro stabile e nella consapevolezza che un Teatro stabile interregionale sarà da stimolo anche per investimenti privati, necessari ad una completa realizzazione degli obiettivi''. ''Il Teatro stabile dell'Umbria - ha detto il presidente, Bruno Buitoni - guarda con interesse all'iniziativa che può portare alla nascita di importanti collaborazioni e sinergie da seguire con grande apertura mentale''.