La Giunta regionale delle Marche ha approvato lo schema del programma regionale di educazione ambientale (Prea) per l'anno '98. Quattro le aree di intervento, per una spesa complessiva di un miliardo di lire. Il progetto ''Vivere l'aria'' punta ad incentivare, nell' anno 1998-99, le iniziative didattico-scientifiche negli istituti scolastici di ogni ordine e grado; rappresenta la naturale conclusione del ciclo di educazione ambientale iniziato nel biennio '93-'95 con ''Vivere l'acqua'' e proseguito nel '96-'98 con ''Vivere la terra''; la somma a disposizione è di 150 milioni, di cui parte per le spese organizzative legate alla seconda fase del progetto ''Vivere la terra'', che lo scorso anno ha coinvolto oltre mille studenti di centodiciotto scuole. (FM)

Altri centocinquanta milioni serviranno per finanziare il progetto, denominato ''Da rifiuto a risorsa'', rivolto a promuovere una nuova cultura della risorsa rifiuto, attraverso una migliore conoscenza del Piano regionale di smaltimento dei rifiuti e la valorizzazione delle metodologie di riduzione e di recupero dei materiali di scarto. Tra le iniziative finanziabili è compreso anche l'avvio di uno o più centri di sperimentazione ludico-didattica sul rifiuto. Un'ulteriore somma di cinquanta milioni è destinata al settore della ''Promozione'', in particolare a iniziative di studio, ricerca e qualificazione dell'educazione ambientale.

L'ultimo progetto, al quale è stato riservato il maggiore stanziamento (seicentocinquanta milioni) riguarda il sostegno dei Centri di educazione ambientale (Cea) operanti sul territorio; il contributo servirà per il funzionamento dei Centri (la quota massima è di cinque milioni ciascuno) e per finanziare, parzialmente, i progetti dei servizi di educazione ambientale entro un minimo di dieci e un massimo di venti milioni. Riconosciuti dalla Regione nel 1996, i Centri di educazione ambientale costituiscono una rete diffusa su tutto il territorio, che, negli ultimi anni, ha svolto una preziosa funzione di informazione e di assistenza nei confronti di oltre centocinquantamila cittadini, in particolare studenti, dando lavoro a più di quattromila persone. In totale, i Centri sono quarantatré, di cui diciotto Centri d'esperienza (Ce) e venticinque laboratori territoriali (Lt). I primi garantiscono la fruizione dell'ambiente, in modo specifico parchi e riserve naturali, attraverso attività didattiche, itinerari e visite guidate; i secondi, situati prevalentemente in aree urbane, sono luoghi elettivi di offerta di servizi e di assistenza qualificata agli operatori per la formulazione dei progetti educativi.