I carabinieri di Manduria hanno arrestato per concussione, sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Taranto, l’assessore al commercio del Comune di Manduria, Francesco Gennari, di 24 anni, ed il funzionario del dipartimento commercio del Comune, Luigi Perrone, di 41 anni, entrambi di Manduria.
Le indagini riguardano l’allestimento e l’organizzazione della 263/a edizione della «Fiera pessima» svoltasi nel Comune di Manduria dal giorno 8 al 16 marzo scorso.

Gli arrestati, secondo quanto accertato dagli investigatori, avrebbero chiesto ed ottenuto una promessa, da parte di rappresentanti e soci della ditta «Progetti e forme s.a.s», a versare una somma pari ad una percentuale dell’ importo dei lavori relativi all’allestimento della fiera, quale corrispettivo per l’aggiudicazione dell’ appalto.
I carabinieri di Manduria il 14 marzo scorso, sulla base di un ordine emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, avevano acquisito documentazione inerente l’organizzazione e l’allestimento della fiera. Da un’analisi dei documenti e da dischiarazioni rese da soci della ditta «Progetti e forme» di San Giorgio del Sannio (Bn), vincitrice dell’ appalto relativo alla copertura dell’ area fieristica, e anche sulla base del ritrovamento di una microcassetta, i carabinieri hanno acquisito elementi di responsabilità a carico degli arrestati. L’ ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip Fiore del Tribunale di Taranto su richiesta del sostituto procuratore Coccioli. I due arrestati - secondo quanto accertato - avrebbero pretesto una tangente del 10% sui lavori di allestimento della Fiera Pessima.
Le indagini che hanno portato all’ arresto di Francesco Gennari, esponente di Alleanza Nazionale, e di Luigi Perrone, sono cominciate sulla base di alcune denunce presentate ai carabinieri circa un mese fa su presunte irregolarità nell’ allestimento della Fiera.
In marzo, al termine della Fiera, i carabinieri sequestrarono numerosa documentazione fra cui quella riguardante l’ assegnazione dell’ appalto alla società «Progetti e Forme» di San Giorgio del Sannio (Benevento), che si era aggiudicata una parte delle opere per complessivi 211mila euro. Fu poi la stessa ditta beneventana a denunciare il tentativo di concussione.
I carabinieri hanno compiuto anche intercettazioni telefoniche e al termine degli accertamenti è stato chiesto ed ottenuto dalla Procura il provvedimento restrittivo nei confronti dei due indagati i quali non sarebbero riusciti ad incassare la tangente proprio per l’ intervento dei carabinieri. Gli investigatori non escludono che l’ inchiesta possa riservare ulteriori sviluppi.