Un nuovo colpo è stato sferrato dallo Stato ai corleonesi del boss Totò Riina in grado di ''governare'' tuttora, secondo gli investigatori, larghe fette del territorio della provincia di Palermo. Decine di agenti di polizia sono impegnati dall'alba di stamane nell' esecuzione di 42 ordinanze di custodia cautelare per mafia, omicidi, estorsioni e traffico di stupefacenti. Quindici provvedimenti sono stati notificati in carcere. (MN)L' inchiesta, condotta dai sostituti della Dda di Palermo Maurizio De Lucia e Michele Prestipino, si e' avvalsa delle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia e colpisce, in particolare, le ''famiglie'' di Porta Nuova, Borgo Vecchio, Palermo Centro e Boccadifalco. Le ordinanze colpiscono boss e gregari definiti ''pienamente operativi'': l' arresto ne avrebbe interrotto l' attivita' delinquenziale. I magistrati avrebbero identificato moventi ed autori di tre omicidi, tra cui quello di Antonino Geraci, assassinato il 23 novembre '97 davanti l' ospedale Civico di Palermo, i presunti responsabili di un traffico di hashish tra il Marocco e l' Italia finanziato da Cosa Nostra ed avrebbero scoperto numerosi episodi di estorsione subiti ''a tappeto'' dai svariati esercizi commerciali. Finora la polizia ha eseguito 22 arresti ed ha notificato in carcere 13 ordinanze di custodia cautelare. Un' ordinanza e' stata consegnata al boss di Partinico Vito Vitale accusato di essere il mandante dell' omicidio di Antonino Geraci. I particolari dell' operazione saranno resi noti alle 10, 30 in una conferenza stampa in Questura, cui parteciperanno il questore Antonio Manganelli ed il procuratore Gian Carlo Caselli.