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Luca Volonte': la Cristofobia ha colpito il Salento

Data: 25/05/2006 - Ora: 09:23
Categoria: Cronaca

L'episodio si riferisce all'esposto alla Procura di Lecce nei confronti di una preside di Cavallino, "rea" di aver insegnato inni sacri.
Riceviamo la lettera dell'On. Volontè e pubblichiamo

"Quando un uomo decide di smettere di credere in Dio non è che non crede a nulla: crede in tutto" diceva lo scrittore inglese cattolico dell’Ottocento G. K. Chesterton. Evidentemente sono altri i gusti letterari degli "atei agnostici razionalisti", quelli che giorni fa hanno depositato un esposto alla Procura di Lecce nei confronti della preside della scuola elementare di Cavallino per aver insegnato inni sacri alla Madonna del Monte, patrona del centro salentino. Devo dedurre che il loro idolo è di sicuro Dan Brown, quello che nei suoi libri strampalati ha per protagonisti circoli eretici e sette segrete. Dunque, Chesterton aveva ragione: anche questi signori credono in qualcosa. O forse, il loro è stato il tentativo (meschino) di attrarre l’attenzione, nella speranza che la loro associazione potesse in qualche modo ispirare il seguito (speriamo di no) del Codice Da Vinci. Siamo giunti al colmo se si scambia l’insegnamento di inni dedicati alla Madonna nientemeno che con l’"interruzione di pubblico servizio". Quella dedicata alla Madonna del Monte è un’antica tradizione di Cavallino e di altri comuni limitrofi. Come accade ininterrottamente da 300 anni, la prima domenica del mese di maggio la statua della Madonna viene prelevata dal castello di Castromediano, alla periferia del paese, e condotta in processione sino al centro cittadino, con un seguito di decine di migliaia di persone. Ma il Salento non ha colpe per quanto è accaduto. E’ solo il territorio in cui si è consumato, in ordine di tempo, l’ennesimo episodio di intolleranza nei confronti dei cristiani. Mesi fa, in Nuova Zelanda, furono mandati in onda cartoni animati a dir poco osceni nei riguardi della Vergine Maria; attualmente, in Germania, altri cartoon hanno per protagonista il Santo Padre tutt’altro che dedito alle virtù teologiche. Che la cristofobia, da un po’ di tempo a questa parte, abbia preso di mira le scuole è cosa risaputa. Ve la ricordate l’assurda pretesa di Adel Smith di togliere il crocifisso dalle aule? Il caso non è rimasto isolato. Pare che l’esposto nei confronti della preside sia addirittura avvenuto su segnalazione di alcuni insegnanti della scuola stessa. Si potrebbe concludere: in fondo sono solo sette note. Che modulate in un certo modo possono dare i risultati più diversi: da un inno alla Madonna a "O Bella Ciao". Ma in questo caso ci saremmo trovati di fronte a un altro caso di "interruzione di pubblico servizio"?

Autore: Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera dei Deput

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