Un pregiudicato che si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Lizzanello è stato ferito di striscio ad una tempia da un colpo di pistola sparato da una persona che, con altri due uomini, era andato a trovarlo a casa. Il pregiudicato, Roberto Urso, di 46 anni, era stato condannato nel ’91 a cinque anni di reclusione nel primo maxiprocesso alla Scu, successivamente ad altri sei anni di reclusione per detenzione e spaccio di stupefacenti, e ha subito una condanna a cinque mesi di reclusione per sequestro di persona nei confronti della ex fidanzata.
Urso ha detto ai Carabinieri di non conoscere il suo feritore nè gli altri due uomini. Ha raccontato però che i tre hanno suonato il campanello della sua abitazione e che li ha fatti entrare in casa. Poco dopo sarebbe sorta una discussione durante la quale uno dei visitatori ha impugnato una pistola. Mentre Urso tentava di disarmarlo, dall’arma è partito un colpo che ha ferito il pregiudicato di striscio alla tempia andando poi a conficcarsi in un muro.
I tre sono poi fuggiti con una motocicletta e un’automobile a bordo della quale era in attesa una quarta persona. Al momento dell’accaduto in casa con Urso c’erano la moglie e un figlio che hanno detto di non avere visto nulla. Urso è stato medicato al pronto soccorso e immediatamente dimesso.