Scrive l'on. Rino Dell'Anna
Egregio Presidente,
le scrivo perché ho trovato interessante la sua iniziativa, appresa oggi dai giornali, di salire di nuovo su una littorina delle Ferrovie Sud-Est per "esplorare le potenzialità" della rete che si candida a diventare una vera e propria metropolitana di superficie, grazie ai fondi stanziati dal Cipe in favore di uno studio che ne sondi la fattibilità. Ma perché anche questa iniziativa non abbia un sapore prettamente elettoralistico e fine a se stesso, mi piacerebbe accompagnarla in questo tour in qualità di componente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati e le lancio la proposta di allargare l’invito a tutti i rappresentanti istituzionali di ogni livello delle quattro province servite dalla Sud-Est (il Governatore, i parlamentari, i presidenti provinciali, i consiglieri regionali e i sindaci).
In questo modo, si potrebbe fare di questo breve viaggio un’occasione per confrontarsi sui problemi che minano, allo stato attuale della situazione, la funzionalità e la fruibilità della linea che collega i paesi del Salento fra loro e con gli altri capoluoghi della regione. Un modo, inoltre, per ragionare su come migliorare e potenziare fattivamente i servizi per gli utenti non solo in concomitanza con eventi di particolare richiamo (come la Notte della Taranta), ma anche per evitare disservizi simili a quelli segnalati su stazioni di città ad alta vocazione turistica chiuse la domenica (come Gallipoli) o inefficienze legate a linee ferrate rimaste inutilizzate, come quella di Otranto, oppure a comuni ancora da collegare, come Porto Cesareo.
Il Salento ha tutte le capacità per diventare il ponte fra l’Europa e i paesi del Mediterraneo e dei Balcani e per interfacciare culture ora diverse ma d’origini comuni. In questo senso, puntare sulla qualità dei trasporti e delle relative infrastrutture vuol dire muoversi concretamente in tale direzione e fare del sistema Salento la piattaforma logistica per scambi turistici e commerciali.
Tutte le forze che possono contribuire – ognuno per la propria parte – a raggiungere l’obiettivo di rendere finalmente moderna ed efficiente una linea ferroviaria che, per anni, è stata l’immagine simbolo di un Salento in ritardo rispetto alle sue stesse potenzialità, devono – come si è soliti dire, in certi casi anche abusando di tale espressione – "fare rete" e finalizzare il proprio impegno al fine ultimo comune.
Fiducioso che possa accogliere la mia proposta con la consueta cortesia, porgo l’occasione per porgerle i più cordiali saluti e rinnovarle gli auguri di buon anno.