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Leggi razziali in Puglia, pubblicazione Laterza

Data: 23/02/2009 - Ora: 09:29
Categoria: Cronaca

Mercoledì 25 Febbraio Ore 19,00 Prof V.A. Leuzzi Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea

Il "Manifesto della Razza", o più esattamente il "Manifesto degli scienziati razzisti", fu pubblicato per la prima volta in forma anonima sul Giornale d'Italia del 15 luglio 1938 con il titolo "Il Fascismo e i problemi della razza" e poi ripubblicato sul numero uno della rivista "La difesa della razza" il 5 agosto 1938. Con la promulgazione delle leggi razziali emerse prepotentemente la natura razzista e nazionalista del fascismo, già presente nel regime e nella sua spregiudicata politica coloniale. Il libro "Leggi razziali in Puglia" (Progedit) descrive la Puglia , in apparenza marginale rispetto al resto d'Italia, in un un momento storico così complesso: la nostra regione subì pesantemente le conseguenze della legislazione antisemita, della propaganda e della persecuzione contro gli ebrei.

Parallelamente a questi aberranti accadimenti, il territorio cominciava ad animarsi di fermenti culturali nuovi, come l'attività editoriale di casa Laterza e della "Gazzetta del Mezzogiorno", quotidiano nazionale diffuso soprattutto in Puglia e nelle regioni limitrofe. La ricerca, che attinge a testimonianze e documenti parzialmente inediti, ci fa rivivere la tragedia di tanti pugliesi, con una particolare attenzione alle istituzioni d'interesse pubblico, come la scuola e l'università. Infatti, numerosi furono i docenti ebrei allontanati dall'insegnamento.

Quest'opera è il risultato di un decennio di indagini condotte dall'Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea, in collaborazione con l'IRRSAE Puglia, l'Archivio di Stato di Bari e diversi organismi scolastici. Gli autori sono Vito Antonio Leuzzi, dirigente Ipsaic, autore di diversi saggi storici sul Mezzogiorno, Mariolina Pansini, funzionario dell'Archivio di Stato di Bari e Giulio Esposito, ricercatore Ipsaic e insegnante. La pubblicazione include anche le testimonianze di Max Mayer, Laslo Brull, Michele Cifarelli, Tommaso Fiore e Vera Levi Finzi.

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