E' stata approvata a maggioranza all'alba dal consiglio regionale pugliese, a conclusione di una seduta cominciata ieri mattina, la legge quadro per la famiglia, che mira, attraverso interventi specifici, a favorire la formazione di nuovi nuclei familiari, la permanenza dell'anziano al suo interno, la tutela della maternita' 'anche attraverso l'erogazione di specifici contributi per favorire la maternita' consapevole'. La legge e' finanziata complessivamente con 11 milioni di euro. A quest'ultimo riguardo e' stato approvato sempre a maggioranza il contestato art.6 del testo, quello che appunto prevede contributi affinche' non interrompano la gravidanza le donne che decidono di abortire per esigenze economiche. Era l'articolo maggiormente attaccato dal Prc e dalle donne di centrosinistra che accusano la maggioranza di voler 'monetizzare' l'aborto. Una parte dell' art.6 e' stata comunque modificata rispetto al testo approvato in commissione. Nel testo approvato oggi gli interventi della Regione sono rivolti a 'prevenire e rimuovere le difficolta' che possono indurre la donna all'interruzione della gravidanza, anche attraverso l'erogazione di specifici contributi per favorire la maternita' consapevole in conformita' con quanto previsto dalla legge 194 del 1978'. Il testo portato in aula, invece, affermava che gli interventi erano rivolti a 'prevenire e rimuovere le difficolta' che possono indurre la donna all'interruzione della gravidanza, anche attraverso l'erogazione di specifici contributi per favorire la prosecuzione della gravidanza laddove la scelta di interromperla anticipatamente e' dettata da condizioni di disagio economico'.(