La seduta di Consiglio appena ripresa è stata già interrotta dal presidente Mario De Cristofaro "per fare chiarezza su una pregiudiziale posta dal consigliere Albero Tedesco". Infatti Tedesco in apertura dei lavori ha lanciato due questioni. Con la prima, il consigliere dei Socialisti autonomisti, chiede formalmente alla presidenza del Consiglio di "accertare la reale legittimità della legge elettorale che il Consiglio regionale si appresta a varare". "Noi abbiamo interpellato il massimo esperto italiano in materia – ha continuato Tedesco - e abbiamo avuto la certezza che l’impianto della legge è inapplicabile e darebbe origine a seri problemi. Insomma un norma confusa, contraddittoria e di difficile applicabilità. È una questione di tranquillità per tutti i partecipanti alla competizione elettorale". La seconda pregiudiziale riguarda un questione procedurale e cioè, Tedesco ha chiesto al presidente del Consiglio quale delle due opzioni intende accettare: l’ipotesi di un unico maxi emendamento all’intera legge oppure gli emendamenti singoli all’articolato. Prima della risposta del presidente De Cristofaro è intervenuto Fitto. Il Presidente della Giunta ha assicurato il Consiglio sulle questioni poste da Tedesco "abbiamo attivato tutti i passaggi formali – ha detto – presso il Ministero degli Interni per assicurarci della legittimità di quanto andiamo ad approvare". "Lo hanno fatto le altre Regioni – ha continuato Fitto – non facciamo nulla di nuovo o non sperimentato". "Inoltre – ha concluso il Presidente Fitto – saremmo dei pazzi a portare in aula una legge contro i nostri stessi interessi. Anche noi della maggioranza ci apprestiamo a fare una campagna elettorale faticosa ed impegnativa e non abbiamo alcun interesse a vedere vanificati i nostri sforzi". De Cristofaro ha sospeso la seduta per fare chiarezza su queste questioni, convocando i capigruppo ed il governo, ricordando, fra l’altro che venerdì è l’ultima giornata prevista per il Consiglio "poi dovremo fare un’altra convocazione" –ha concluso il presidente uscendo dall’aula.