''Il vertice di oggi ha confermato le ragioni della coesione della maggioranza che sostiene il governo''. Lo afferma il capogruppo alla Camera dei Ds Fabio Mussi sottolineando che dalla riunione è venuto ''un impulso alla maggioranza per essere piu' innovativa'', soprattutto sul tema delle riforme. Secondo Mussi è emersa ''la volontà comune di discutere e incardinare la legge elettorale prima del referendum''. Amato, continua l'esponente diessino, ''ha fatto il primo passo ma bisogna farne altri ulteriori, piu' esattamente in direzione del quesito referendario". (MN)

''La maggioranza cerchera' una propria proposta sulla base di quanto eleborato da Giuliano Amato e in direzione del quesito referendario'', osserva per parte sua Tullio Grimaldi, capogruppo dei Comunisti italiani alla Camera.
''Siamo stati tutti d'accordo nel sottolineare - continua Grimaldi - l'opportunita' di dare un segnale che questa maggioranza e' in grado di offrire una riforma elettorale che soddisfi sia il referendum che la maggioranza dei cittadini''. Per Ombretta Fumagalli Carulli, capogruppo dei diniani al Senato, bene sarebbe predisporre una proposta di legge, fatta votare magari inizialmente da Palazzo Madama, prima della celebrazione del referendum. ''Una proposta - dice la senatrice - che si faccia carico del quesito considerando anche il lavoro fatto da Giuliano Amato''.
Anche la questione dell'incompatibilita' tra sindaci e parlamentari europei ha fatto capolino nella riunione: ma solo per osservare, che ''sarebbe opportuna una autodisciplina'', come sottolinea Grimaldi, o per rilevare, come dice Mussi, che una proposta di legge di questo tipo, a campagna elettorale gia' avviata, non farebbe che aumentare le polemiche.