Da Bologna è tornato nel Salento un Lecce deluso. Sentimento innescato dalla consapevolezza di aver gettato al vento l'ennesima grande occasione di una stagione che sembra ormai irrimediabilmente compromessa. E in serata è arrivata la notizia da Torino che nella prossima stagione Antonio Chimenti andrà alla Juve. Destinazione panchina, secondo di Buffon, ma, si sa, gli impegni con i bianconeri sono tanti. E questo nonostante i tanti gol incassai dall'estremo giallorosso, il che suona come una condanna per la difesa leccese.

Come dimostra anche la prova di domenica scorsa.
Non è impresa facile per nessuno infatti riuscire a segnare tre reti sul campo del Bologna che ha trasformato il Dall'Ara in un formidabile terreno di conquista. Un simile bottino i rossoblu lo avevano incassato quest'anno solo dalla Roma. Il rovescio della medaglia del prolifico Lecce sono stati i quattro gol incassati. Il che fa 45 in tutto, terz'ultima difesa del campionato. Anche a Bologna, malgrado i quattro difensori schierati da Rossi, il reparto arretrato ha sofferto la manovra delle punte avversarie. Nelle otto partite della gestione Rossi il Lecce ha incassato 16 reti, due a partita, solo il Venezia con 18 ha fatto peggio. Ma Rossi non scaglia la pietra contro i suoi difensori, d'altra parte proprio uno di loro, Popescu, è stato l'autore delle due prime reti salentine al «Dall'Ara».
«Non mi sembra giusto - ha sottolineato il tecnico salentino - attribuire particolari colpe alla difesa. La partita secondo me s'è decisa a metà campo». Reparto nel quale, sulla fascia destra leccese, domenica Tarantino ha goduto di una preoccupante libertà finendo col mettere lo zampino in tutte e tre le reti su azione manovrata degli emiliani.
«Le sostituzioni e gli aggiustamenti tattici che ho effettuato - s'è difeso Rossi - sono stati legati proprio al tentativo di turare quella falla. Comunque, visto che giocavamo con due punte ed un trequartista, era logico attendersi qualche scompenso in fase di copertura». Le sconfitte dell'Udinese e del Piacenza acuiscono il rimpianto per non aver saputo gestire, nel finale, il vantaggio maturato col gol di Chevanton. A cinque punti di distacco dalla quint'ultima posizione i giochi potevano essere riaperti, ora con otto punti da recuperare in sei partite le speranze del Lecce sconfinano nell'utopia. Rimpianto che aleggerà stamattina a Calimera dove i salentini, con loro dopo due mesi dovrebbe esserci anche Giorgetti, iniziano a preparare la sfida di sabato contro il Venezia da affrontare senza lo squalificato Tonetto. Popescu, Vugrinec, Pellicori e Bojinov, impegnati con le rispettive nazionali, saranno nuovamente a disposizione di Rossi da venerdì.