L'allenatore Rossi nei primi due giorni di ritiro ha proposto programmi sempre diversi. E così dopo che domenica la prima giornata di allenamenti era iniziata con il lavoro atletico in campo e un'ora di corsa tra gli incuriositi turisti che affollavano il parco comunale di Cavalese, e nel pomeriggio era già comparso il pallone, ieri mattina ha portato i suoi ragazzi a correre tra i boschi della Val di Fiemme al suono rilassante di una vicina cascata. Un paio d'ore di esercizi fisici, scatti in salita e sei chilometri e quattrocento metri corsi a passo da mezzofondisti tra gli alberi con al petto dei cardiofrequenzimetri.

Alla fine un tonificante pediluvio nelle fresche acque in un vicino torrente alpino. Nel pomeriggio poi tutti in campo, tranne Giorgetti che lavora in palestra per smaltire il primo indolenzimento della stagione, per altre due ore di lavoro fisico e col pallone. In attesa che oggi giunga in Trentino il presidente Moroni, il ds Corvino segue con attenzione i primi giorni di lavoro del gruppo. Ai giocatori ha ricordato le difficoltà della serie B: "Ci vogliono grandi motivazioni ed umiltà perché se pensiamo di avere vita facile solo perché l'anno scorso eravamo in A avremmo già commesso un grave errore". Corvino non nasconde che il gruppo che ha iniziato a lavorare a Cavalese potrebbe subire delle variazioni. "Se in A potevamo avere due titolari per ogni ruolo, in B è un lusso che non possiamo permetterci. Un obiettivo per noi primario è avere una sana gestione economica. Al momento però il mercato è bloccato. Visto che non sappiamo se arriveranno delle richieste concrete e per quali giocatori, non possiamo neanche prevedere se ci saranno nuovi arrivi e di chi eventualmente si tratterà".