Un tappeto magico fatto con un materiale insolito: è la fantasia dei bambini e bambine della Scuola Materna dell’Istituto Marcelline di Lecce che lo ha tessuto in questi giorni; e su quel tappeto saliranno anche doamni mercoledì 28 novembre per un altro frammento della loro esperienza con il gioco più bello del mondo: quello del teatro.

Dal 7 novembre i piccoli sono al lavoro nella SalaRotonda della loro Scuola, per il laboratorio di Gioco-Teatro dal titolo "Giochiamo al teatro?" organizzato dall’Istituto e curato da Paia Ibra / Progetti per educare - Studio di consulenza pedagogica, che si occupa di offrire servizi e consulenza per i percorsi didattici di scuole e centri educativi e ricreativi, supportato dalla preziosa partecipazione di Infinite Tenerezze (Tutto per il magico mondo dei bambini) che sponsorizza il laboratorio.
Un lavoro che appartiene tutto a loro: inventare, costruire, creare immagini e sequenze percorrendo e mettendo in gioco la vitalità di bambini, per realizzare un percorso fantastico composto tutto da loro, dove forse ci saranno guerrieri e principesse o strane trasformazioni e foreste magiche, cresciute al centro di una stanza grande e vuota con castelli incantati e strade molto colorate, ma anche il silenzio e i sogni e i desideri, raccontati con la semplicità di un gioco felice. Ecco che i castelli ritornano in una tasca, le foreste si nascondono in una mamina: non c’è bisogno di costruire muri perché da un "facciamo finta che…" tutto comincia e tutto può essere.
Una zona grande e spaziosa tutta per i bambini e le bambine, accanto alle aule didattiche, e in continuità con il lavoro delle insegnanti, in cui poter continuare e sviluppare con creatività, gioco e fantasia e movimento, il lavoro di apprendimento svolto con le maestre, per stare davvero bene insieme tutto il giorno e– per gioco – magari inventare un nuovo mondo a due passi da casa, tra realtà e immaginazione per riscoprire quant’è divertente inventare una storia con quel poco che si ha a disposizione ogni giorno, con la semplicità di un gioco bambino che è poi la radice profonda del fare teatro.