Si è conclusa questa mattina a Lecce l’operazione della Polizia che ha portato all’arresto di quattro persone, tre italiani e una cittadina polacca, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e allo sfruttamento lavorativo, e talvolta anche sessuale, di ragazze straniere. I tre uomini sono Fernando Maiano, di 51 anni, di Botrugno (Lecce), Rocco Peluso, di 42, di Scorrano (Lecce), titolari rispettivamente di un bar e di una pizzeria, e Pietro Colazzo, di 66, di Galatone (Lecce), ritenuta la persona che faceva ottenere alle ragazze un falso permesso di soggiorno per fini turistici, valevole per tre mesi, al termine del quale le donne, di età giovane, facevano rientro nel paese di origine per essere sostitute da un nuovo scaglione. Mariano e Colazzo sono accusati anche di molestia sessuale. Il reclutamento avveniva in Polonia tramite una donna del posto, Mikulska Zofia, di 45 anni, la quarta persona arrestata. Per il viaggio in pullman sborsavano una cifra oscillante dai 300 agli 800 euro parte corrisposti alla partenza e gli altri trattenuti al ritorno in Polonia su quanto avevano guadagnato. Una volta arrivate a Lecce le ragazze venivano smistate per le altre destinazioni, nel sud Salento, per lavorare, sottopagate, nelle attività commerciali degli arrestati o in quelle di altre persone. Sono 25 le ragazze per le quali sono state accertate le irregolarità amministrative dal marzo al settembre scorsi. Nell’ indagine sono coinvolte altre sette persone, tutte titolari di attività commerciali. Al vaglio degli investigatori ci sono anche le posizioni di due donne polacche residenti a Matino e Casarano, nelle cui abitazioni gli agenti hanno sequestrato vario materiale cartaceo.