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Lecce, proposte sugli affitti agli studenti: aumentare il numero degli alloggi pubblici

Data: 16/09/2004 - Ora: 09:01
Categoria: Cultura

Un intervento simile richiede però un ingente finanziamento della Regione per il diritto allo studio, mentre la Regione, fino ad ora, è stata completamente sorda alle richieste degli studenti universitari

Abbiamo seguito in questi giorni il dibattito che si è aperto sul tema degli affitti agli studenti. Apprezziamo il fatto che finalmente si inizia a capire l’importanza di questo tema, che noi da anni solleviamo e che non sempre ha ricevuto la dovuta attenzione da parte delle istituzioni. Visto che già prima della pausa estiva avevamo più volte denunciato i disagi e i soprusi di cui sono vittime gli studenti inquilini, ci teniamo a esprimere ancora una volta la nostra opinione in merito. L’idea di aprire presso l’Edisu uno sportello che raccolga le offerte sulla casa è già contenuta nella legge, ma che quando applicata non ha dato grandi risultati. Rilanciarla potrebbe essere molto positivo, ma non crediamo che, allo stato attuale, l’Edisu sia attrezzata per fornire un servizio di cerco/offro casa. L’UdU rimane dell’idea che l’unico modo per risolvere il problema dei costi degli affitti sia quello di aumentare il numero dei posti alloggio pubblici, che non sono neanche 300, mentre il numero degli idonei al posto alloggio raggiunge i 700-800. Un intervento simile richiede però un ingente finanziamento della Regione per il diritto allo studio, mentre la Regione, fino ad ora, è stata completamente sorda alle richieste degli studenti universitari. La Puglia continua ad essere l’ultima Regione d’Italia in tutte le classifiche che concernono il diritto allo studio. Inoltre sentendo parlare di una presunta disponibilità da parte dell’amministrazione comunale e di quella provinciale di risolvere questo problema ci sorge spontanea una proposta sull’utilizzo di quei beni immobili di proprietà di questi Enti che negli ultimi mesi si è cercato di svendere. Perchè non destinare alcuni di questi immobili a case dello studente? Si risolverebbe in questo modo il problema, e tali enti potrebbero avere un minimo introito da edifici che diversamente non verrebbero utilizzati. Sarebbe fondamentale l’intervento dell’amministrazione comunale che potrebbe concedere degli sgravi fiscali ai proprietari firmatari dell’accordo con l’EDISU e continuare sulla strada degli accordi territoriali che coinvolgano le associazioni degli studenti, degli inquilini e dei proprietari. Anche l’intervento della Provincia, soprattutto sul problema dei trasporti, potrebbe portare ad un allargamento delle zone della città e dei paesi vicini in cui gli studenti affittano casa, allargamento che porterebbe ad un aumento dell’offerta e, di conseguenza, ad una diminuzione dei costi. L’UdU continuerà a battersi per portare questi problemi all’attenzione di tutte le istituzioni competenti, con cui speriamo di poterci al più presto confrontare.

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