Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

Lecce, dopo lo stupro la chiamano al telefono

Data: 24/02/2005 - Ora: 09:36
Categoria: Cronaca

Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, basata innanzitutto sul racconto della vittima, intorno alle 20.30 del 16 gennaio scorso la studentessa stava percorrendo a piedi viale dell’Università quando è stata avvicinata da un’auto di piccola cilindrata con a bordo tre giovani che si sono offerti di accompagnarla a casa

Sarebbero stati due squilli senza risposta, memorizzati sul telefono cellulare della vittima poco dopo che aveva subito la violenza, a portare sulle tracce dei tre presunti responsabili di uno stupro di una studentessa universitaria brindisina, compiuto il mese scorso a Lecce. La telefonata sarebbe partita dal telefonino in uso ad uno dei presunti violentatori, Francesco Piccolo, che è stato arrestato dalla polizia su provvedimento della magistratura; un suo amico, Giuseppe Zilli, è in stato di fermo di polizia giudiziaria, mentre la terza persona è ricercata. A Piccolo, che è di Galatina (Lecce), quel telefonino era stato dato da una sua amica del paese che è risultata estranea alla vicenda, ma il numero telefonico era già in possesso del commissariato di Galatina. Piccolo lavora come meccanico e lo aveva fornito lui stesso alla polizia per eventuali emergenze. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, basata innanzitutto sul racconto della vittima, intorno alle 20.30 del 16 gennaio scorso la studentessa stava percorrendo a piedi viale dell’Università quando è stata avvicinata da un’auto di piccola cilindrata con a bordo tre giovani che si sono offerti di accompagnarla a casa. La ragazza ha accettato, è salita a bordo ma da quel momento per lei è iniziato un incubo. I tre giovani l’hanno percossa impedendole di uscire dall’abitacolo e costringendola ad avere con loro tre rapporti sessuali nel giro di due ore. Solo in un’occasione la studentessa è riuscita per qualche attimo ad uscire dalla vettura, ma è stata subito ripresa e ricondotta a bordo. I violentatori avrebbero anche minacciato di morte la ragazza, dicendole che se poi avesse denunciato l’accaduto avrebbero fatto intervenire «amici mafiosi». Terminate le violenze, la studentessa è stata abbandonata in una strada di periferia. E’ stata lei stessa col suo telefonino a dare l’allarme al 113, indicando il luogo in cui era stata lasciata. Ai poliziotti giunti sul posto la studentessa ha raccontato le violenze subite e ha fornito tre cifre della targa dell’auto - che è stata poi rintracciata - a bordo della quale era stata violentata. Dai tabulati telefonici del cellulare della ragazza è spuntata poi la chiamata partita dal telefonino in uso a Piccolo. Successivamente la vittima, attraverso alcune foto mostratele dalla polizia, ha riconosciuto due dei tre presunti aguzzini.

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati