Finalmente si riesce a fare chiarezza sugli attentati a Lecce contro amministratori della Sgm. Non è il racket delle estorsioni il motivo delle pistolettate contro Ricchiuto o le abitazioni di quest'ultimo e di Totisco, ma la malavita organizzata. Altri, di certo mafiosi, avrebbero preferito ottenere la gestione dei parcheggi a Lecce. E' questa la conclusione del vertice di ieri del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico.

Alla riunione di ieri in Prefettura hanno preso parte oltre al Prefetto, al Procuratore Generale, il Comandante della Guardia di Finanza di Lecce, i sindaci di Lecce e Cavallino, Poli Bortone e Gorgoni, il Presidente della Provincia di Lecce, Lorenzo Ria.
Dalla riunione è emerso che la migliore strada è quella di abbassare i toni, stemperare gli animi e continuare a lavorare tranquillamente come se nulla fosse. L'unità d'intenti delle forze istituzionali cittadine non potrà che dare come risultato l'isolamento dei fatti crimonosi e della malavita. Confermata la scorta a tempo indeterminato per gli undici facenti parte del Consiglio della società Sgm.