Due cittadini marocchini, Abdel Amid Tantane, di 42 anni, ed Ariri Alaoni, di 22, con regolare permesso di soggiorno a Lecce, sono stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile con l’accusa di aver violentato una giovane ventenne polacca che era giunta clandestinamente in Italia insieme con una sua amica di 23 anni.
Nei confronti dei due sono state emesse ordinanze di custodia cautelare in carcere dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce Laura Liguori, che ha accolto le richieste del Pubblico ministero Carolina Elia.

Le indagini sulla violenza sessuale furono avviate in seguito ad una rissa scoppiata cinque mesi fa nei pressi della superstrada Brindisi-Lecce fra tre donne leccesi che gestiscono un bar, una polacca ed un somalo.
Gli agenti della squadra mobile accertarono che nella casa del somalo viveva una ragazza di 20 anni, giunta pochi mesi prima in Italia insieme con la sua amica coinvolta nella rissa.
La ventenne era arrivata in Italia dopo che alcuni le avevano promesso un posto di lavoro come baby sitter, ma in realtà era stata costretta a prostituirsi. La ragazza riferì agli investigatori che qualche tempo prima si era allontanata dall’abitazione del somalo ed aveva conosciuto i due marocchini, i quali la condussero nel loro appartamento e la violentarono.
Le indagini successive hanno quindi portato ai provvedimenti restrittivi nei confronti dei due marocchini; altre due persone sono state denunciate, l’amica polacca della giovane, in quanto era a conoscenza dei fatti, ed un altro cittadino marocchino accusato di favoreggiamento nei confronti degli arrestati.