Lecce perde uno dei suoi uomini migliori. La vita vissuta di don Gaetano Quarta la si può trovare tutta nell'aroma di uno dei migliori caffè in circolazione. Un aroma inconfondibile, come unica è stata la vita di don Ninì. Sempre e solo chicchi fino alla fine, la camera ardente sistemata tra i suoi sacchi di caffè. Quel caffè bevuto in molte parti nel mondo, quel caffè che lega la gente che viene in visita nel Salento con le parti più remote della terra. Ma la grandezza di Gaetano Quarta risiede non solo nei suoi chicchi ma anche nel suo speciale modo di essere datore di lavoro, e ancor prima, uomo. La città di Lecce oggi vive il lutto della morte di don Ninì, e non c'è una sola persona che lo abbia conosciuto, anche per poco, o incontrato una sola volta, che non pronunci parole riservate solo alle persone perbene. Gaetano Quarta ha fatto grande la sua azienda, dapprima piccola e a conduzione familiare poi ne ha creato una grande e un marchio riconoscibile da tutti. Ma la vita all'interno della Torrefazioane è sempre stata di tipo familiare, tanto che i problemi dei dipendenti erano i problemi di don Gaetano. Le lacrime di quanche anziano dipendente racchiudono il dolore attorno. La morte è sopraggiunta d'improvviso dopo che don Nino aveva accompagnato in visita presso la sua azienda una delegazione militare della Nato. Ogni tentativo di soccorso è stato inutile. La Redazione di Sudnews.it porge le più sentite condoglianze alla famiglia Quarta e si stringe intorno alla signora Clara Quarta, editore di Sudnews, nipote di don Gaetano.