"La discussione in Consiglio Comunale sul caso Iskenia non è purtroppo servita ad allontanare i dubbi e le preoccupazioni che sono presenti in città.
È prevalso nella maggioranza un atteggiamento di sostanziale chiusura, accompagnata da considerazioni generiche.
L'assessore Tondo ha infatti rivolto accuse di speculazione di stampo elettorale, quasi l'amministrazione si sentisse oggetto di sospetti che nessuno ha pubblicamente espresso.
Un'occasione sprecata. Quasi a voler far finta di nulla, come se ci trovassimo davanti ad un fatto ordinario. Così evidentemente non è. Sfugge infatti una considerazione decisiva:
la nuova normativa in materia di redazione dei PUG prevede la possibilità che gli obiettivi progettuali siano definiti in sinergia con i privati che abbiano interesse ad operare nella città, legittimandoli a fare proposte. Se l'interesse del gruppo rappresentato da Iskenia va in questa direzione, perché
non utilizza questa fase pianificatoria per manifestare il proprio interesse ad investire nella città facendo proposte? È questo il nodo che deve essere sciolto.

Per questo, io penso, il Comune dovrebbe avere interesse a conoscere le motivazioni che sottendono ad un'operazione di compravendita di così vasta portata, a conoscere gli obiettivi di sviluppo economico, o magari anche culturale e sociale, che animano un'iniziativa privata su un'area di 28 ettari complessivi. L'anomalia che rilevo risiede proprio nel fatto che l'amministrazione, anziché
attivare circuiti virtuosi volti a raccogliere in modo trasparente le istanze degli operatori privati, ostenti un innaturale atteggiamento di indifferenza, con toni incomprensibilmente difensivi.
Credo nell'etica dello sviluppo. Se fossi Sindaco oggi sentirei il dovere di attivarmi per garantire ai cittadini la trasparenza delle scelte, la condivisione degli obiettivi di sviluppo della mia comunità e convocherei, pertanto, subito la Società Iskenia".