I primi indizi semiufficiali sul Lecce del futuro arrivano dalla lista dei venti convocati da Delio Rossi per la partita di domani a Torino. Elenco privo dei nomi di Chimenti, Cirillo, Balleri, Biliotti, Malusci e Pivotto. Sei giocatori per i quali sembra difficile ipotizzare il prolungarsi dell'esperienza salentina per il prossimo campionato. Così come scontato anche il divorzio da Popescu. Il difensore, tra i protagonisti mercoledì del successo in Polonia della Romania, ha smentito di aver rilasciato dichiarazioni sul proprio futuro: «Si tratta certamente del frutto della fantasia di qualche giornalista turco.

Ormai li conosco bene, sono abituati a inventarsi le interviste. Confermo che delle mie scelte per l'anno prossimo parlerò soltanto il 6 maggio, a campionato concluso». Tuttavia la presenza di una clausola rescissoria in caso di retrocessione nell'accordo che lo lega al Lecce fa ritenere certa la separazione. Ipotesi che sembra avvalorata dalle voci che che vorrebbero il Bologna (proprio al Dall'Ara il libero ha segnato le sue uniche due reti italiane) interessato al rumeno per sostituire Fresi.
I convocati, tra i quali non figura anche lo squalificato Chevanton, stamattina effettueranno l'allenamento di rifinitura al centro Sisport di Torino. Le scelte di Rossi per domani sembrano però già fatte. Rispetto alla formazione sconfitta dal Chievo ci sarà il rientro di Juarez sulla fascia destra (al posto di Billy) e di Vugrinec, terminale di sinistra del tridente che sull'altro versante proporrà Giacomazzi e al centro Vucinic. Contro i veronesi l'attaccante montenegrino ha ben impressionato Rossi, che ha deciso di confermarlo per la seconda domenica consecutiva nello schieramento di partenza. La prestanza fisica degli attaccanti del Torino, poi, dovrebbe far preferire l'impiego di Silvestri al posto di Savino. Tra i pali ci sarà il debutto di Giorgio Frezzolini dal primo minuto: finora ha collezionato in prima squadra una sola presenza (i 52 minuti giocati a Firenze). «Chimenti ha dato molto al Lecce», spiega Rossi. «Ma ormai ha fatto la sua scelta per il prossimo campionato ed io ho l'obbligo di pensare al futuro».
Le prossime tre partite avranno così il sapore di un esame per Frezzolini. «Cercherò di dare tutto me stesso», afferma il 26enne portiere romano. «Devo dimostrare alla società che può tranquillamente puntare su di me». Può essere l'occasione della carriera per lui, che pur avendo respirato l'aria nobile di Lazio, Inter e Milan ha giocato con continuità soltanto in C1 a Trapani, cinque anni fa. «Il fatto che l'Inter ancora oggi detenga metà del mio cartellino, se per un verso mi lusinga dall'altro probabilmente ha rappresentato un ostacolo alla mia carriera. Essere legato soltanto al club del quale si difendono i colori penso proprio che dia maggiori opportunità di andare in campo». Frezzolini ha 270 minuti per giocarsi la sua grande chance, magari stando attento alla concorrenza di Stephan Coqu, il 19enne portiere francese fresco vincitore della Coppa Italia Primavera. che collezionerà al Delle Alpi la sua seconda panchina in serie A.