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Data: 28/09/2004 - Ora: 12:38
Categoria:
Sport
E' bello stare al penultimo piano del "grattacielo" della serie A. Con il superattico del "palazzo" occupato da una vecchia signora che, almeno per ora, non disturba i nostri sogni e i nostri pomeriggi domenicali.
Sarebbe pericoloso svegliarsi all'improvviso, guardare in basso e scoprire di essere così in alto; le vertigini potrebbero causare gravi danni e la caduta sarebbe terribile. E' bello stare al penultimo piano del "grattacielo" della serie A, con il superattico del "palazzo" occupato da una vecchia signora che, almeno per ora, non disturba i nostri sogni e i nostri pomeriggi domenicali.
Il Lecce è l'unica vera squadra del Sud del campionato. La società e i soldi investiti sono salentini, il DS è salentino e molti dei calciatori sono cresciuti e vivono ormai da anni nella nostra bella "Regione", il Salento.
Il sogno forse non durerà ancora a lungo e prima o poi andremo ad abitare i piani del palazzo più consoni alla nostra posizione socio-calcistica ma intanto lasciateci godere questa vista così spettacolare e lasciateci guardare con il tipico snobismo leccese ai problemi con le posate nella cucina della signorina Roma, alla grigia portineria tosco-emiliano-lombarda e agli squallidi litigi da cortile di alcuni signori milanesi.
Questo Lecce è da sogno. Lasciateci ammirare la classifica dei marcatori con quattro calciatori giallorossi nelle prime posizioni come nessun'altra compagine italiana.
Godiamoci la casella delle reti fatte con la media di 2,75 segnature a partita.
Il Lecce del guru Zeman fa divertire i suoi spettatori, ancora troppo pochi per la verità, e si diverte a giocare al calcio. Il boemo si alza dalla panchina quando deve rimproverare i suoi ragazzi perché attaccano soltanto in sei e, quando vede qualche grave errore in difesa, li stimola a ripartire immediatamente e a riversarsi in dieci nella metà campo avversaria.
Contro il Cagliari i giallorossi, andati in svantaggio per una disattenzione difensiva, sono andati a segno a ripetizione quando hanno deciso di chiudere gli isolani nella loro area di rigore e di attacarli da ogni parte.
Sono devastanti i giallorossi e, basta contare le conclusioni verso la porta dei sardi, 14, per rendersene conto. Attaccano tutti e, anche quando il bomber Bojinov rimane a secco per prendere un pò di fiato, si segna a raffica.
Domani il Lecce giocherà il ritorno del primo turno di Coppa Italia contro il Livorno e ci auguriamo che Mr Zeman sappia dosare le forze dei protagonisti di questo nostro sogno autunnale e dia spazio a chi non lo trova in campionato.
Sabato i giallorossi andranno a Verona, città che, qualche anno fa, ha visto l'ultimo sogno "provinciale" da scudetto, ad affrontare il Chievo, protagonista di un'altra favola più recente.Autore: Danilo Di Falco
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