Migliaia di anfore, risalenti al III sec. A.C., prelevate dalle navi romane sono state vendute al mercato nero per un prezzo oscillante tra i seimila e i novemila euro. Otto le persone denuciate a cui vengono contestate le ipotesi di reato di ricerche abusive su siti archeologici, commercializzazione di opere di interesse archeologico e ricettazione. Le anfore sono state ritrovate a casa di insospettabili professionisti e potevano essere acquistate tramite messaggi su un settimanale di annunci economici. Trovandosi i vascelli in un punto facilmente raggiungibile e, quindi, a rischio di nuove razzie, si sta pensando di utilizzare i mezzi della Marina Militare per pattugliare la zona.