L'intervento italiano in guerra parte domenica. Il ministro della Difesa, Antonio Martino, ha ufficialmente annunciato che le quattro navi destinate all'Afghanistan saranno pronte per salpare dal porto di Taranto tra cinque giorni: una portaerei, due unità di scorta ravvicinata, tra cui un pattugliatore che era destinato all'Iraq, e una nave rifornitrice. In tutto, gli uomini impegnati saranno 1.400.

"Il gruppo navale che parteciperà all'operazione Enduring Freedom per contribuire alla lotta contro il terrorismo internazionale - si legge nel comunicato - è comandato dal contrammiraglio Maurizio Gemignani". "E' composto dalla portaeromobile 'Garibaldi', dalle fregate 'Zeffiro' e 'Aviere' e dalla rifornitrice di squadra 'Etna'". In linea da sedici anni, la portaerei Garibaldi ha 825 uomini di equipaggio e può ospitare 16 velivoli, tra caccia Harrier AV-8B plus, elicotteri SH-3D e EH-101. Il suo armamento è costituito da 8 missili superficie-superficie Teseo, due lanciatori per missili superficie-aria, tre sistemi antimissili-antiaerei, due lanciarazzi e due lanciasiluri.
La fregata Zeffiro è una delle unità più moderne della Marina militare, nata come antisommergibile può intervenire anche in funzione contraerea e controsuperficie. L'equipaggio è composto da 225 uomini. L'Aviere invece è un pattugliatore, fu costruita dieci anni fa per conto della marina irachena alla quale non fu mai consegnata per via dell'embargo. Ha un equipaggio di 185 uomini. Infine l'Etna consente di supportare le operazioni di gruppi navali anche a grande distanza dalle basi nazionali.