Interviste a Semeraro, Zeman, Tonetto, Novellino e Flachi
RICO SEMERARO: E' la terza domenica consecutiva che il Lecce subisce torti arbitrali. Oggi parlo solo io e Zeman, se vuole, la squadra è in silenzio stampa. L'arbitro è convinto delle sue decisioni, le riprese danno ragione più a noi che a lui però. Dispiace che sia sempre il Lecce a subire. Ayroldi ha il cartellino facile, contro il Livorno abbiamo subito sempre dei torti, ma abbiamo vinto. Contro la Lazio ci è andata ancora male.
La Sampdoria ha dimostrato di essere una buona squadra, ma doveva vincere undici contro undici, forse avrebbe vinto lo stesso, ma bisognava giocare alla pari. Probabilmente la moviola in campo avrebbe fatto innervosire di più tutti, soprattutto chi è che deve guardare le immagini e decidere in tempo reale? Tornando al rigore, nessuno dei giocatori della Sampdoria aveva visto il fallo, infatti nessuno ha protestato, solo l'arbitro ha visto il rigore. Diamoutene alla fine del primo tempo l'ho visto piangere negli spogliatoi, ripeteva che non aveva toccato Rossini; l'ho tranquillizzato dicendogli che tutti avevano visto come erano andate le cose, solo l'arbitro ha visto male.
Noi comunque abbiamo sbagliato molto, poteva finire diversamente la partita, ma poi l'arbitro ci ha condannato. E' inutile fare la voce grossa, già altre volte non è servita a niente. Ricominciamo da Milano, dispiace che non ci sia Diamoutene, un giocatore molto importante per noi. La posizione in classifica è ancora invidiabile, il Lecce è partito per conquistare la salvezza, non ci possiamo lamentare, la classifica è ancora buona.
ZEMAN: Dopo Roma contro la Lazio, ci sentiamo danneggiati anche oggi. Sia il Lecce che la Sampdoria sono delle buone squadre, ma dovevano giocare undici contro undici. Per me il rigore non c'era. Diamoutene ha detto che non l'ha neanche sfiorato.
La squadra, anche se in inferiorità numerica, ha reagito bene, ma non ha saputo concretizzare le occasioni. La Sampdoria ne ha approfittato e ci ha punito puntualmente in contropiede. Non credo che gli episodi a nostro sfavore siano dovuti alla mia franchezza nel dire le cose come stanno nel calcio.
Sono contrario alla moviola in campo, sono per il calcio umano, poi gli errori ci possono stare, ma il calcio è questo.
Peccato per la classifica, vincendo oggi saremmo stati quarti, ora siamo a metà classifica insieme a tante altre squadre, ma manteniamo un buon margine sulla terz'ultima.
Giocare contro il Milan sarà una grande soddisfazione, per me è la squadra migliore in Italia al momento.
NOVELLINO: Sono stato espulso perchè ho detto che non c'era un fuorigioco, poi ho visto dalla moviola che l'arbitro aveva ragione. Mi dispiace, mi sono fatto prendere dalla foga. La Sampdoria ha fatto una grande partita, siamo stati bravi, ci siamo preparati, ero convinto che avremmo fatto bene. Tonetto ha fatto una grande partita, mi sentivo in dovere di farlo giocare da capitano su questo campo, se lo meritava. Ringrazio i tifosi che sono venuti da Genova, li abbiamo ripagati con una grande prestazione. Sono favorevole per la moviola in campo, se serve per decidere su alcuni episodi particolari ben venga.
FLACHI: Sono contento di aver fatto 100 gol nei campionati professionistici, condivido con i miei compagni questa gioia. Rossini, sul rigore, ha detto che è stato preso per un braccio e girato da Diamoutene, io però non ho visto l'episodio, ero ancora per terra. Abbiamo vinto tatticamente la partita, è una grande soddisfazione aver vinto per quattro a uno qui a Lecce.
TONETTO: Oggi ero abbastanza emozionato. Se avessi potuto scegliere non avrei segnato al Lecce, putroppo il calcio è questo. Quello attuale è diverso dal Lecce che ho lasciato. Ho ringraziato il mister per avermi dato la fascia da capitano, anche se mi ha fatto sentire ancora più carico e teso. La classifica è molto buona, anche se corta. Partita sicuramente condizionata dall'arbitro, magari in undici contro undici non avremmo fatto tanti gol. Ringrazio i tifosi leccesi per gli applausi, anche se ho ricevuto qualche fischio, ma va bene così, oggi era comprensibile. La mia posizione non cambia, ho trascorso quattro anni stupendi qui a Lecce, resteranno sempre nel mio cuore.
Autore: Luca Pede