Riguardo alle cure palliative, l'OMS recita: "Le cure palliative affermano il valore della vita, considerando la morte come un evento naturale; non prolungano né abbreviano l'esistenza dell'ammalato; integrano gli aspetti psicologici e spirituali dell'assistenza; offrono un sistema di supporto per aiutare il paziente a vivere il più attivamente possibile sino alla morte; offrono un sistema di supporto per aiutare la famiglia dell'ammalato a convivere con la malattia e poi con il lutto".

Per discutere di Cure Palliative e di Assistenza domiciliare, si organizza a Lecce un convegno presso l'Hotel President il 27 febbraio p.v. alle ore 18 dal titolo "La donna, l'amore, il "maternage" nelle cure palliative. L'incontro è organizzato dal Soroptimist Internazional Club di Lecce, presidente Vincenza Tafuri. I relatori: dott. Amanda Castello, Fondatrice Associazione Paulo Parra per la ricerca sulla terminalità Counselor Simontan Foundation, Giurista e scrittrice; dott. Enzo Caroprese, responsabile Hospice S. Cesario, dott. Maria Grazia Coluccia, Direttore Area Gestione Risorse Finanziarie Asl LE Sub Commissario Asl LE Area Nord.

La storia delle cure palliative italiane inzia nel 1970 all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano con una serie di studi sul dolore compiuti dal prof. Vittorio Ventafridda.

Nel 1987, nasce la Società Italiana di Cure Palliative (SICP) che organizza per l'anno successivo il primo congresso nazionale.

Alla fine degli anni '80 nascono i primi hospice italiani che consentono di seguire quei malati per i quali l'assistenza domiciliare non è sufficiente.

In Italia, le cure palliative hanno tratto notevole impulso dall'entrata in vigore della Legge 39/99 (cd Legge sugli hospice), che prevedeva un finanziamento di 204 milioni di euro, finalizzati alla realizzazione, in ogni regione, di centri residenziali di cure paliative – hospice.