Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato oggi all'unanimita' la legge per l'assistenza sanitaria integrativa agli invalidi di guerra e agli invalidi civili per cause di guerra. Il testo della legge stabilisce che le Usl dovranno erogare cure termali, assistenza alimentare, assistenza personale ai grandi invalidi, scarpe, coprimonconi e prestazioni di altro genere, con modalita' che saranno fissate successivamente dalla Giunta regionale. La rivendicazione degli invalidi nasce da una norma contenuta nel decreto legislativo 502/92 che stabiliva che le Regioni dovessero provvedere con fondi propri a qualsiasi forma di assistenza integrativa, anche a quelle a favore degli invalidi. ''Sono passati ormai tre anni - ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Paladini (Ds) - da quando in Consiglio regionale sono state presentate due proposte di legge, una della maggioranza e una dell'opposizione, per l'assistenza sanitaria integrativa agli invalidi di guerra''. In questi tre anni la Commissione sanita' aveva elaborato un testo unificato che si era fermato in Commissione bilancio, perche' mancava la copertura finanziaria. ''Questa copertura - dice Paladini - e' stata trovata nel bilancio '99 grazie ad un emendamento che io ho presentato, perche' non ritengo accettabile che si realizzino economie su persone cosi' duramente colpite da mutilazioni e da traumi''. (MN)