I tempi cambiano e il lavoro pure. Il cambiamento dei prossimi decenni passerà anche dal modo in cui cambierà il mondo lavorativo. Insomma, lavoreremo di più stando lontani da casa o lavoreremo meno, meglio e da casa? Per gli italiani che lavorano da casa (attualmente sono oltre 250 mila ma il loro numero è destinato a crescere), arriva il diritto d'assemblea, ovviamente per via telematica, ma anche quello ''alla socialità''. Sono queste alcune delle novità del testo di legge unificato sul telelavoro - la prima legge in Europa in questo settore - messo a punto dalla Commissione Lavoro del Senato sulla base delle 4 proposte di legge presentate da diversi partiti. Il provvedimento definisce per la prima volta il telelavoro e precisa i diritti di questi lavoratori con lo scopo anche di ridurre il loro isolamento fisico e psicologico. Uno dei rischi del telelavoro (già previsto per via contrattuale in alcune grandi aziende e al decollo anche nel pubblico impiego) è infatti proprio quello dell'emarginazione anche con effetti sulle carriere professionali. Così, visto che il telelavoratore non può parlare a voce - nè dell'attività professionale nè di altri argomenti - con i colleghi e l'azienda, potrà almeno comunicare. (MN)