Il ministero del Lavoro, con una circolare diramata ai direttori regionali e provinciali, potenzia l'attivita' ispettiva, nel quadro dell'intensificazione della vigilanza per l'applicazione delle norme sulla sicurezza del lavoro e per la repressione del lavoro irregolare. Contemporaneamente - informa un comunicato - il ministro del Lavoro ha firmato un decreto che rafforza il potere della task force ministeriale, mettendola alle dirette dipendenze del ministro. I due interventi vanno nella direzione di rafforzare e rendere piu' efficiente sia l'intervento ordinario, sia quello straordinario nell'offensiva contro gli infortuni sul lavoro e contro il lavoro nero.
Nella circolare si indicano le linee guida a cui le direzioni regionali e provinciali devono attenersi. In particolare: - non potra' piu' essere consentito al personale che ha qualifica ispettiva di svolgere mansioni amministrative o comunque non direttamente connesse all'ispezione del lavoro. Nel caso in cui il personale ispettivo ritenga di non poter effettuare attivita' esterna, dovra' rinunciare alla qualifica ispettiva e sara' assegnato a una diversa mansione amministrativa. Per rinunciare alla qualifica, il personale deve presentare una richiesta al ministero entro 60 giorni dalla data di diramazione della circolare (27 gennaio 2000). - Nel quadro di una piu' articolata riqualificazione professionale del personale, la circolare indica ai dirigenti degli uffici regionali e provinciali del lavoro di utilizzare gi ispettori che hanno un titolo di studio tecnico esclusivamente per la vigilanza tecnica, in modo da potenziare ulteriormente le ispezioni indirizzate a verificare il rispetto delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. (MN)