Con la firma della convenzione tra il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto e il sottosegretario al Lavoro, Raffaele Morese, si è conclusa stamattina la vicenda legata alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Da registrare la condivisione di gran parte dei problemi e l’accoglimento delle proposte di soluzione avanzati dalla Regione e fatti propri dalla Conferenza dei Presidenti. Modificato il decreto legge 346 presentato come emendamento alla legge finanziaria che ha già superato l’esame del Senato, il testo della convenzione prevede tra le novità di maggiore rilievo, il formale impegno del Governo a garantire la copertura finanziaria fino al 2003 e il superamento dell’obbligo a stabilizzare il 30% della platea storica dei lavoratori socialmente utili. Si è garantita, così, la prosecuzione del rapporto convenzionale annuale a condizione che, sulla base dei risultati già raggiunti, vengano ridefiniti gli obiettivi di stabilizzazione.

Questi i punti di chiarezza nella nuova convenzione: - recepita la posizione della Regione in ordine ai progetti riguardanti i lavoratori socialmente utili impegnati nell’ambito della protezione civile, prevedendo la proroga da parte del Dipartimento della Protezione Civile per i mesi di novembre e dicembre, nonché il coinvolgimento del Ministero dell’Agricoltura e del Dipartimento stesso nella ricerca di soluzioni per la stabilizzazione dei predetti lavoratori, escludendo espressamente il ricorso ad assunzioni nell’ambito dell’Amministrazione regionale; - riaffermata la funzione di coordinamento e di programmazione della Regione relativamente all’intera platea storica ed accolta la richiesta di prevedere adeguate risorse finanziarie per tutta la durata del processo di stabilizzazione dei lavoratori che dovrebbe compiersi entro il 2003. "Peraltro- ha aggiunto il presidente Fitto, commentando la positiva conclusione della vicenda, - con l’emendamento alla legge finanziaria, sono estese anche agli Enti locali che assumono lavoratori socialmente utili le agevolazioni di cui agli artt.6 e 7 del D.lgs. n.81/2000 con oneri a carico dell’INPS". "In tale quadro di maggiori certezze - ha concluso il presidente Fitto – emerge chiaro il ruolo della Regione che non ha inteso sottrarsi dal governare i fenomeni economici e sociali che investono il territorio, schierandosi a fianco degli Enti locali che hanno inteso esercitare un ruolo da protagonisti nelle iniziative di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili".