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La protesta delle province. Ria presidente Upi: "La Finanziaria deve cambiare"

Data: 20/11/2002 - Ora: 08:28
Categoria: Politica

Una lettera garbata nei toni ma durissima nei contenuti. Una intera pagina pubblicata oggi da Repubblica e da altri importanti quotidiani. Così gli amministratori delle province italiane, senza distinzioni di partito, lanciano l'allarme - e rilanciano la protesta - contro la Finanziaria che sta iniziando il suo iter al Senato.>"Ma le scuole, le strade, il lavoro, lo sviluppo locale...?". E' questo il titolo che conduce alle trenta righe firmate dall'Unione delle Provincie Italiane (Upi), nelle quali, rivolgendosi direttamente al premier Silvio Berlusconi, si contesta duramente la manovra di bilancio del governo e si parla, senza mezzi termini, di un colpo gravissimo "all'autonomia e alle risorse finanziarie" delle province. Un colpo che secondo l'Upi minaccia - è così che inizia la lettera aperta - "... il futuro delle nostre Comunità e il rispetto del principio costituzionale di autonomia degli Enti locali".

Ora, la nuova iniziativa, la lettera aperta pubblicata a tutta pagina su gran parte della stampa nazionale con cui si chiede ancora una volta di fare marcia indietro sul taglio del 15% della capacità di spesa delle province, "che renderebbe impossibile ogni forma di programmazione e altrettanto impossibile chiudere i bilanci del 2003", e sulla "stretta" agli investimenti a partire dal 2005.
Per far sì che ciò avvenga l'Upi conclude tornando a chiedere un incontro urgente al presidente del Consiglio, ribadendo la propria disponibilità al dialogo per concordare "misure alternative", ma anche rivendicando lo spirito di cooperazione tra provincie e governo degli ultimi anni e il grande senso di responsabilità dimostrato dagli enti locali nell'affrontare le difficoltà dei conti pubblici.
La lettera aperta è firmata dall'intero ufficio di presidenza dell'Unione delle Provincie d'Italia, come se significativamente gli amministratori di ogni parte politica volessero segnalare l'unità con cui contestano alcune parti della Finanziaria. Basta scorrere i nomi per averne una rapida conferma: dal presidente dell'Upi Lorenzo Ria, che guida a Lecce un'amministrazione di centrosinistra, a Silvano Moffa, presidente della provincia di Roma targato An; da Vittorio Prodi, amministratore ulivista del territorio di Bologna, a Ombretta Colli, alla guida della provincia di Milano sotto al bandiera di Forza Italia.

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