E' il primo centro diurno pugliese che potrà ospitare quotidianamente i pazienti con malattia di Alzheimer di grado lieve-moderato.
E' attivo da venerdì 31 agosto presso la RSA di Campi Salentina, gestita dal Consorzio San Raffaele, il primo centro diurno pugliese che potrà ospitare quotidianamente i pazienti con malattia di Alzheimer di grado lieve-moderato. "Un altro passo importante – dichiara Alberto Bertolini, Direttore Generale del Consorzio – verso la definizione e l'ampliamento dell'offerta dei servizi socio-sanitari che insistono sul territorio dedicati alla gestione delle demenze gravi come l'Alzheimer. La sfida del futuro per la Sanità nazionale è quella di fare della medicina del territorio e della continuità assistenziale un pilastro a cui le famiglie possano aggrapparsi, oggi è anche la nostra sfida che con il supporto delle istituzioni regionali affronteremo con impegno e dedizione". Circa 900mila sono i malati di Alzheimer in Italia, 60.000 solo in Puglia. E Lecce è, tra le province, quella nella quale la concentrazione di pazienti è sicuramente maggiore (tra i 12 e i 15mila). "La letteratura e le esperienze decennali già realizzate in altre regioni – spiega il Prof. Luigi Addante, Coordinatore Sanitario del Consorzio - dimostrano quanto sia importante il trattamento riabilitativo nei pazienti con malattia in fase lieve, con conservazione almeno parziale delle abilità cognitive e funzionali e con moderati disturbi cognitivo-comportamentali. Dal morbo non è possibile guarire, tuttavia, è possibile sia migliorare le prestazioni cognitive dei pazienti, che rallentare il decorso della malattia la quale, generalmente, si sviluppa nell'arco di 10 anni". Nell'ambito dei servizi socio-assistenziali previsti per i pazienti affetti da demenza (Unità di Valutazione Alzheimer o UVA, Nuclei Alzheimer in RSA, Centri Diurni, Assistenza Domiciliare Integrata) il centro diurno riveste un ruolo fondamentale se si considera che una delle più importanti finalità per le quali nasce è quella di garantire al malato di Alzheimer una permanenza più lunga ed autonoma possibile nel proprio ambiente familiare ritardando l'istituzionalizzazione definitiva che diventa talvolta necessaria nella fase acuta della malattia: il paziente viene infatti quotidianamente seguito all'interno del Centro da un èquipe multidisciplinare per poi fare rientro al proprio domicilio a fine giornata. Il centro, che ha un indirizzo riabilitativo-cognitivo-motorio, offre al contempo una pausa ai familiari dallo stress assistenziale determinato dalla malattia nonché un fondamentale sostegno psicologico e formativo. La programmazione dell'attività del centro diurno contempla infatti anche degli incontri periodici con la famiglia dell'ospite che viene "supportata" nella gestione del parente ed alla quale viene garantito sostegno psicologico.