Vendola ha messo in rilievo che il mandato affidato dal popolo pugliese «è carico di domande forti: ci chiedono di cambiare veramente
La rivoluzione dolce ma copernicana passa attraverso un massiccia presenza di donne nella giunta che vedrà presidente Nichi Vendola. Oltre alla presenza, almeno al 50% del gentil sesso, l'idea di giunta dovrà esprimere competenze, radicamento territoriale.
"E’ stato un primo incontro di analisi del voto - ha detto Vendola - perchè è importante anche l’indagine sulle ragioni di un voto che ha spiazzato le leggi della politologia e ha prodotto un fatto straordinario. Ha consentito la nascita di un vero e proprio vento del Sud che nelle Regioni meridionali in cui si votava ha determinato la sconfitta del centrodestra".
Ma sono state le stesse ragioni del voto, secondo Vendola, a offrire indicazioni su come operare per il futuro: "Abbiamo cominciato a discutere di questioni di metodo: come si costruisce, come si seleziona una nuova classe dirigente, e i criteri che abbiamo individuato sono la competenza, il radicamento territoriale per evitare il governo centrato su una città, il bisogno di riequilibrare la rappresentanza del genere maschile e di quello femminile, perchè abbiamo una Regione che credo sia all’ultimo posto in Italia per la rappresentanza femminile".
Nella costruzione di questa classe di governo Vendola ha spiegato che sono importanti i segnali di apertura alla società perchè "il centrosinistra - ha detto - deve confermarsi come una grande coalizione capace di andare oltre i confini dei partiti che la compongono, che ne costituiscono l’ architrave e la ricchezza e di essere una prospettiva di rinnovamento della società". Vendola ha messo in rilievo che il mandato affidato dal popolo pugliese «è carico di domande forti: ci chiedono di cambiare veramente, e di costruire una rete per i soggetti deboli, di cambiare il senso della politica perchè possa interloquire con la vita, con le attese di soggetti in carne e ossa». «C’è una grande speranza - ha concluso - e il centrosinistra è consapevole di questo compito duro e cercherà di corrispondere a questa attesa».
Il segretario regionale dello Sdi, Onofrio Introna, ha sottolineato, a margine dell’ incontro, che non è stata affrontata la discussione che riporti alla quantificazione dei voti. Si sono determinate - ha detto - le condizioni per attenersi ai criteri di scelta per il nuovo governo regionale e i livelli istituzionali: «non solo la giunta quindi ma anche le commissioni, la presidenza del Consiglio e le agenzie di governo dei vari enti sono problemi che vanno affrontati e risolti».
Il segretario regionale dei Ds, Michele Bordo, si è espresso invece sull’ ipotesi di un «tiket» Vendola-Frisullo. «Credo sia possibile - ha detto - perchè i Ds sono il primo partito della coalizione e l’ unica forza politica che sia cresciuta sul piano elettorale. Siamo comunque aperti alla discussione e alle considerazioni del presidente. Vendola, comunque è espressione del territorio della provincia di Bari e crediamo che una realtà come il Salento possa meritare la figura del vicepresidente».