L'intervento della dottoressa Giusella Finocchiaro dell'Università di Bologna sui profili giuridici della firma digitale. La direttiva sulla firma digitale dice che la firma è unica per ogni firmatario, essa costituisce un risultato di una procedura informatica complessa. Essa comporta un'elaborazione del documento, non è una firma ripetibile, la procedura è unica e dura una sola volta. Lo strumento identifica il soggetto ma non chi usa lo strumento, chi appone materialmente la firma. Questo rappresenta un livello di spersonalizzazione rispetto alla firma autografa. Sotto il profilo probatorio la legge dispone l'efficacia della firma digitale, esiste la norma che il documento creato dalla firma digitale è prova. Occorre indagare se il documento informatico sia documento legalemente riconosciuto, Recentemente questo è avvenuto, il documento informatico fa piena prova fino a prova contraria. Il segno grafico nel documento informatico non esiste, la verificazione è inclusa nelle caratteristiche tecniche della firma digitale. La chiave privata della firma digitale è convalidata dalla chiave pubblica che sia regolarmente valida e che quindi non deve essre stata revocata. La chiave privata appartiene ad un soggetto fatte le dovute eccezioni nel caso in cui il titolare dà delega a qualcun altro di firma. (MN)