Una festa che rievoca il fenomeno tutto meridionle del brigantaggio
La festa dei briganti è un appuntamento che si propone di affrontare il complesso fenomeno del brigantaggio da due prospettive diverse. La prospettiva storica, e la prospettiva sociologica. Se è vero come è vero che la storia è scritta dai vincitori, e che i manuali di storia della nostra formazione scolastica hanno spesso il naso lungo, ciò impone moralmente il racconto della verità plausibile della storia stessa, per comprendere il nostro passato di meridionali, ed il nostro presente, ed il perché della questione meridionale. La successione degli eventi storici che seguirono l’Unità d’Italia, è facilmente ricostruibile, per abbondanza di carte e documenti storici: l’invasione piemontese del pacifico Regno delle Due Sicilie, che sanò il pesante passivo del Piemonte indebitato con Francia ed Inghilterra, lo smantellamento delle ricche aziende del sud da trasferire al nord (una per tutte, l’Ansaldo di Genova, che era una piccola officina, nacque praticamente con i macchinari dello stabilimento di Pietrarsa!), la feroce repressione di ogni tentativo di resistenza o ribellione (la legge Pica che disponeva la fucilazione immediata di chiunque fosse soltanto sospettato di avere rapporti coi briganti), il fenomeno dell’emigrazione per sfuggire ad un meridione a ferro e fuoco. I ribelli, sbrigativamente e comodamente definiti "briganti", per la maggior parte ex ufficiali del disciolto esercito borbonico, iniziarono una lotta di resistenza, con la bandiera del regno delle due sicilie, inneggiando al deposto re Francesco II, per cacciare gli invasori e colonizzatori del nord, ma dopo anni di eroica resistenza furono massacrati, e le loro teste decapitate esposte all’ingresso dei paesi come monito per la popolazione ed i forestieri. Questi avvenimenti tutti hanno creato un divario enorme tra il nord ed il sud. Non poteva esistere alcuna unitarietà, ma solo un nord oppressore e colonizzatore, che ancora oggi influenza e determina i destini sociali ed economici del meridione.
Per raccontare e spiegare tutto questo il laboratorio teatrale PROSARTE di Lecce, diretto da MINO CASTRIGNANO’, ha organizzato a PARABITA (LE), in collaborazione con l’Archivio Storico Parabitano e l’Assessorato alla Cultura, la FESTA DI BRIGANTI
Sabato 13 settembre:
h. 18.00: inaugurazione mostra fotografica sul brigantaggio, in collaborazione e presso la sede dell’Archivio Storico Parabitano di Parabita, diretto dal prof. Aldo d’Antico.
h. 19.00 presentazione–anteprima dello spettacolo di cantastorie CAPITAN STURNO, racconto della storia di Rosario Parata, ex ufficiale dell’esercito borbonico di Parabita, datosi al brigantaggio in seguito all’unità d’Italia col nome di battaglia di Capitan Sturno.
Domenica 14 settembre:
h.18.00: Parata savoiarda! parata di attori e musicisti per le vie del centro storico di Parabita, raccontando la storia della feroce invasione piemontese;
h.19.00: Brigantino e Brigantello, spettacolo di burattini sui briganti, per bambini.
h.20.00: Capitan Sturno, spettacolo di cantastorie.