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La Salina di Punta La Contessa: un parco sulla carta

Data: 04/08/2006 - Ora: 11:00
Categoria: Economia

Solo vincoli per gli imprenditori agricoli e nessun beneficio

"Non è più procastinabile la soluzione di un problema che si trascina ormai da anni per colpa di un mancato passaggio di responsabilità e risorse finanziarie dalla Regione Puglia alla Provincia di Brindisi, solo sulla carta ente gestore del parco naturale regionale "Salina di Punta della Contessa", istituito con la legge regionale 28/02. Nella realtà la Provincia non gestisce un bel nulla, anche perché non ha soldi per farlo, e il parco si è trasformato in una gabbia per gli imprenditori agricoli che ne subiscono i vincoli ed i danni derivanti senza beneficiare di alcuna politica di sviluppo che si sarebbe dovuta attivare al suo interno". Dura la denuncia del Direttore della Coldiretti di Brindisi, Giuseppe Brillante, per quanto sta accadendo nella zona del parco dove l'attività agricola, quasi esclusivamente ortofrutticola, risulta gravemente danneggiata per le 'scorribande' della fauna selvatica che divora interi raccolti, senza che i coltivatori abbiano la possibilità di far ricorso ad indennizzi. "Stiamo denunciando - incalza Brillante - da oltre due mesi quello che è divenuto una vera e propria calamità naturale. Oggi una delegazione della Coldiretti, assieme a Enrico Malvarosa, rappresentante della Comunità Braccianti Agricoli, ha incontrato l'Assessore provinciale all'Agricoltura, Donato De Carolis, il consigliere provinciale con delega alla caccia, Bianca Asciano, e abbiamo ribadito la nostra preoccupazione e lo stato di estremo disagio in cui versano le imprese agricole delle zona, impossibilitate a commercializzare i loro prodotti. D'altro canto, non essendoci un referente univoco, non sappiamo a chi chiedere indennizzi per i danni subiti che potrebbero però già trovare risposta attingendo risorse dal settore della caccia, sia per quanto riguarda il ristoro dei danni che per l'eventuale cattura degli animali. Entrambi gli interventi andrebbero comunque concordati con la Regione che è chiamata a conferire alla Provincia di Brindisi i reali poteri di gestione per evitare un malcontento dei nostri imprenditori che potrebbe sfociare in uno stato di agitazione del mondo agricolo provinciale". Pertanto, la Coldiretti di Brindisi chiede che sia fatta chiarezza, venga garantito il risarcimento dei danni subiti, si definisca un interlocutore unico e siano predisposte misure per la cattura della fauna selvatica.

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