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Data: 08/07/2008 - Ora: 11:57
Categoria:
Economia
"Semplificazione" è la parola d’ordine per gli aiuti alle imprese previsti per il ciclo dei fondi strutturali 2007 – 2013
Ieri a Bari Sandro Frisullo, vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, ha presentato gli aiuti alle imprese per il ciclo dei fondi strutturali 2007 – 2013. Il 30 giugno scorso è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione il nuovo regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione per le imprese. "Semplificazione" è la parola d'ordine per gli aiuti alle imprese previsti per il ciclo dei fondi strutturali 2007 – 2013 e presentati ieri alle 18 presso Villa Romanazzi Carducci a Bari dal vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico, Sandro Frisullo, nell'ambito di un incontro tematico organizzato dall'ARTI per il Club dell'Innovazione e introdotto da Gianfranco Viesti, presidente dell'Agenzia. Dai 17 interventi previsti dalla programmazione 2000 – 2006, si passa, infatti, a 5 per il ciclo dei fondi strutturali 2007 – 2013, nell'ottica di un cambiamento delle procedure amministrative, allo scopo di renderle più vicine alle esigenze dei cittadini e delle imprese.
"La Regione ha voluto dotare le imprese di uno strumento operativo per raggiungere gli obiettivi dell'internazionalizzazione, dell'innovazione e della competitività" ha affermato Sandro Frisullo "per mantenere il trend positivo, relativo a sviluppo, occupazione ed export, che la Banca d'Italia ha ravvisato nelle aziende pugliesi. Occorre investire sul lavoro intellettuale e sulla ricerca e innovazione perché le aziende pugliesi possano vincere la sfida del mercato globale". Ha continuato l'assessore allo Sviluppo Economico: "l'obiettivo della Regione è la semplificazione, pertanto entro la fine dell'anno i finanziamenti verranno erogati alle imprese, attraverso un meccanismo molto snello". Davide Pellegrino, dirigente dell'assessorato allo Sviluppo Economico, ha illustrato il nuovo regime di aiuto alle imprese: "la priorità per la Regione Puglia è divenire un territorio più aperto dal punto di vista dell'economia e dei sistemi produttivi", ha affermato. Al raggiungimento di quest'obiettivo concorrono i cinque interventi di aiuto regionali e aiuti individuali, rivolti a: investimenti iniziali alle microimprese e alle piccole imprese; investimenti in ricerca per le PMI; aiuti alle PMI per servizi di consulenza per l'innovazione delle imprese; aiuti alle medie imprese e ai consorzi di PMI per Programmi Integrati di Agevolazione; programmi di investimento promossi da grandi imprese, da concedere attraverso i Contratti di Programma Regionali.
Il dirigente ha aggiunto che: "del regolamento generale fanno parte regimi di aiuto in esenzione dall'approvazione diretta della Commissione Europea, pertanto per le piccole imprese è stato predisposto un meccanismo molto semplificato di accesso ai finanziamenti, con una fase istruttoria poco articolata. Per quanto riguarda, invece, le medie e grandi imprese, il meccanismo è basato sulla negoziazione, con un sistema di richiesta a sportello, per rispondere al meglio alle esigenze delle aziende e creare un maggiore sincronismo tra le scelte delle imprese e le politiche pubbliche". La seconda e la terza linea di finanziamento, in particolare, fanno riferimento alle politiche disegnate dalla Regione Puglia per la ricerca e l'innovazione e hanno come scopo quello di elevare la domanda e la propensione delle imprese ad investire in R&I. I beneficiari delle misure relative alla R&I sono le PMI singole o associate in forma consortile e le iniziative ammissibili riguardano le categorie d'intervento relative a: ricerca industriale; sviluppo sperimentale; studi di fattibilità tecnica; brevetti e altri diritti di proprietà intellettuale. Praticamente è coperta ogni fase della produzione e diffusione dell'innovazione industriale. La presentazione del nuovo regolamento è stata organizzata dall'ARTI nell'ambito delle iniziative del Club dell'Innovazione.
Il Club è un'occasione di confronto permanente tra donne e uomini pugliesi, provenienti da esperienze diverse e portatori di competenze e di interessi diversi: ne fanno parte rappresentanti del mondo dell'università, degli Enti Pubblici di Ricerca, delle imprese piccole e grandi, delle associazioni di rappresentanza e della Pubblica Amministrazione, interessati a promuovere e diffondere in Puglia la cultura e la pratica dell'innovazione.
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