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La Puglia alla Conferenza sull'immigrazione: Integrazione e rispetto

Data: 24/09/2002 - Ora: 10:27
Categoria: Politica

L’assessore Ruocco ha rappresentato la Regione nella Conferenza europea di Helsinki: "Integrazione e rispetto della legalità" La Puglia riapre il confronto internazionale sull’immigrazione e rilancia la candidatura di Bari a sede dell’Osservatorio sui flussi migratori. Dei nodi dell’integrazione e della necessità di governare il fenomeno operando scelte chiare e responsabili ha parlato l’assessore regionale Roberto Ruocco in una prestigiosa ribalta europea. Come già in occasione della sessione 2001 ad Atene, Ruocco ha rappresentato la Regione ad Helsinki, nella settima Conferenza dei ministri alle politiche migratorie dei 44 Paesi del Consiglio d’Europa.

Alla presenza del segretario generale dell’organismo, Walter Schwimmer, del primo ministro finlandese Harri Holkeri e delle massime autorità dello Stato ospitante, i lavori hanno affrontato i progetti di collaborazione in materia migratoria. Tra i temi all’ordine del giorno, oltre alla creazione dell’Osservatorio, la definizione di strategie comuni di cooperazione, allargata ai i Paesi di origine degli immigrati, la diffusione di valori di accoglienza e di tolleranza e la messa a fuoco di interventi per combattere il traffico e i trafficanti che speculano sulle miserie dei "clandestini".
Come si vede, si tratta di argomenti sui quali la Puglia vanta una cultura specifica, visto che si riferiscono ad uno scenario che per i pugliesi è realtà pressoché quotidiana da oltre un decennio. L’assessore Ruocco lo ha ricordato nel suo intervento, seguito con particolare attenzione proprio per l’esperienza che la Regione può vantare sulla materia al centro della discussione generale nell’appuntamento di Helsinki.
Ripartendo dai temi sviluppati in occasione della conferenza di Atene, il rappresentante del governo pugliese ha posto l’accento sulle paure ed insicurezze che il fenomeno dell’immigrazione clandestina finisce per generare nelle comunità più esposte ai flussi. Si tratta, peraltro, proprio delle società chiamate a favorire i processi di integrazione.
La paura, ha spiegato Ruocco, si lega alle "ricadute dell’immigrazione clandestina sui fenomeni criminali e sull’ordine pubblico, ma anche alle distorsioni esercitate nel mercato del lavoro". Quanto all’insicurezza, questa si genera davanti alle tragedie che continuano a verificarsi in mare, con le sciagure delle troppe "carrette" che continuano a navigare con il loro carico di disperati.
L’una e l’altra, paura e insicurezza, per l’assessore pugliese sollecitano dai governi risposte ormai non più indifferibili.
Altro nodo è naturalmente quello dell’integrazione, che va vista da entrambe le prospettive. Sotto l’aspetto dell’accoglienza impegna i cittadini dei Paesi ospitanti al "rispetto delle culture, delle identità di chi viene da altre contrade della Terra". Riguarda però anche gli ospiti, per il rispetto dovuto alle regole che una comunità non si è data "in astratto, ma che sono il frutto della cultura, della tradizione ed delle identità tramandate dai padri. Sicchè, se le società integranti vogliono che tali regole siano rispettate non è solo per meschino egoismo".
È tempo, quindi, per Ruocco di "cominciare a governare seriamente il fenomeno, con il contributo di tutti, operando scelte e portandole a definizione, fornendosi di strumenti di conoscenza e monitorando le evoluzioni e i risultati. Il tutto con tempi ben definiti".
Da qui la richiesta, avanzata da tempo dalla Comunità dei poteri locali d’Europa e dal Comitato delle Regioni, di istituire in Puglia l’Osservatorio dei flussi migratori. "A questo progetto si lega l’iniziativa dell’Osservatorio interregionale, al quale dare vita in Italia nelle prossime settimane – ha detto l’assessore – e che potrà essere la prima cellula di quello europeo".
"Diamoci degli obiettivi e cerchiamo di raggiungerli" ha concluso Ruocco, non senza aver ricordato che "la gente aspetta da tempo anche risposte in tema di armonizzazione delle politiche criminali".

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