Prevista per domani una manifestazione
Il Presidente del Consiglio Provinciale, Sergio Bidetti, condividendo il punto di vista espresso in una nota dal presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino, sulla opportunità di adempiere al dovere di memoria nei confronti delle vittime delle foibe, si farà promotore di una manifestazione di forte impatto mediatico che induca ad una riflessione profonda su questo tragico evento della storia del nostro Paese.
Il Presidente Bidetti, promuoverà, per la sera del 10 febbraio prossimo, una manifestazione pubblica che si svolgerà nell’atrio del palazzo dei celestini, sede della Provincia.
Nell’occasione il Presidente Pellegrino muoverà le leve dell’illuminazione di palazzo dei celestini ed offrirà la sua riflessione storica sul tragico eccidio delle foibe.
<< Ritengo che una manifestazione sobria e significativa al tempo stesso – dichiara il presidente Bidetti – interpreti l’aspettativa diffusa nella comunità salentina di superare gli steccati ideologici con una assunzione di responsabilità corale che certamente favorirà l’emancipazione culturale della nostra società in termini di maggiore democrazia e maggiori opportunità di sviluppo per le giovani generazioni. Una riflessione storica del presidente Pellegrino sarà utile per inquadrare il tragico evento nel contesto in cui è maturato ed a tempo stesso ad evitare prese di posizioni legate ad opportunità politiche che non hanno ragione di esistere>>.
Il presidente Giovanni Pellegrino, nella sua nota inviata al presidente Bidetti, anche sulla scorta di una proposta avanzata all’Ufficio di presidenza, aveva manifestato la sua adesione totale e convinta alla commemorazione delle vittime delle foibe, delegando la Presidenza del Consiglio ad intraprendere una iniziativa in tal senso nelle forme che riterrà più opportune.
"" A quindici anni dalla caduta dei muri è ben possibile accostarci a pagine difficili del vissuto nazionale ora più lontane nel tempo – ha scritto il presidente Pellegrino – con la serenità propria di un giudizio storico, adempiendo anche nei confronti delle vittime delle foibe ad un dovere di memoria nelle forme che l’ufficio di presidenza riterrà più opportune, senza indulgere a considerazioni di opportunità politica, che non hanno più senso, ma insieme rifiutando ogni tendenza ad una inelegante ed anch’essa ormai antistorica strumentalizzazione"".
""E’ stato ormai storicamente chiarito – ha aggiunto il presidente Pellegrino - il complesso delle ragioni politiche e culturali che nel nostro Paese a lungo determinarono sull’evento storico un atteggiamento di silenzio e/o disattenzione. In ciò per gran parte della sinistra influì il legame di ideologia politica che sussisteva con i protagonisti negativi dell’eccidio. Ma, come Marcello Veneziani ha recentemente sottolineato ad una emersione della verità non giovò il tentativo della destra (politica e culturale) di strumentalizzare l’orrore delle foibe quasi per neutralizzare e bilanciare l’orrore del lager…"".