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La Gaia Scienza, i martedì panteisti di Castrignano de' Greci

Data: 04/07/2005 - Ora: 08:49
Categoria: Cultura

Lunedì 4 luglio 2005, ore 11.00, presentazione presso Palazzo Adorno a Lecce

"Mercatino notturno e cittadino, prima serata cine-ragazzi, libreria lunare, concerti marziani, rendez-vous galatei, oriental lounge, long- drinks & cocktails sotto le stelle" Fuori dalla folla, nell'intimità di una piazzetta della Grecìa salentina, un'appuntamento panteista di immagini, musica e parole. Tutti martedi dell'estate 2005, nella Piazzetta del Palazzo Baronale « De Gualtieris , Castrignano de' Greci (Le) La «Gaia Scienza – I martedì panteisti di Castrignano de' Greci » è uno scrigno di eventi tra i quali un mercatino cittadino e libero, un Cine Forum Ragazzi in prima serata, una libreria notturna, concerti, DJ set orientali e bar all'aperto. Gli appuntamenti si svolgeranno con cadenza settimanale. Vogliamo dare un segnale differente dalle altre manifestazione estive salentine, privilegiando il dialogo settimanale piuttosto che l'evento fulmine. Un segno diverso per cambiare l’aria dell’estate, fuori dai luoghi comuni ed animare una curiosità gaia ed acuta. Un evento come piace all'assessore alla cultura Tina Frisullo ed ai Trasporti Marittimi: con il gusto particolare e speziato della scoperta, per un pubblico senza età, curioso e di spirito giovane ed avventuroso. Spensieratamente profondo e seriamente gaio ogni appuntamento sarà articolato come segue: Un luogo-scrigno rimodellato e visivamente onirico. Questo evento avrà luogo ogni martedì di luglio e agosto a Castrignano de' Greci, nella Piazzetta del Palazzo Baronale « De Gualtieris », per il suo spazio e contemporaneamente la sua dimensione raccolta. Ogni martedì la piazza sarà scenograficamente ridisegnata da ombre e luci. Un mercatino notturno e cittadino, aperto a tutti e a tutti generi: svuota-cantine, libri, cd, frutta, fiori o ortaggi, stelle marine o elefanti bianchi. Tutti gli esseri umani residenti tra Ionio e Adriatico sono invitati a esporre, trattare, contrattare, barattare e scambiare. Un cine-forum per ragazzi , in prima serata, alle ore 20,30. Uno spazio culturale, a cura della libreria NdA / Ergot Un palco scenico. per Djs orientali (Grecia, Tunisia, Marocco,...) e concerti che esplorano vari campi musicali, jazz, rock, classica contemporanea, dj set,… Un bar -lounge, allestito tra pietre e palme. Ingresso rigorosamente libero. Infoline: 333 1019110 E-mail: info@trasportimarittimi.net Comune di Castrignano de' Greci Assessorato alla cultura Associazione culturale Trasporti Marittimi PROGRAMMA DELL'APERTURA: martedì 5 luglio 2005 Tema: Oriente & Africa del Nord Mercatino notturno. Tutta la cittadinanza salentina e non è invitata a partecipare: svuota-cantine, baratto, vendita di profumi, spezie, dischi, libri, ortaggi, orsi, delfini, etc... Spazio libero per bancarelle. Cine Ragazzi, ore 20,30: La città incantata (di Hayao Miyazaki, vincitore dell'Orso d'Oro di Berlino e dell'Oscar per il miglior film d'animazione) Cult Movie: La battaglia di Algeri (di Gillo Pontecorvo) Dj Taùfik al-Firansyy - Suoni e battiti dal Gran Oriente. Oriental lounge. Schede artistiche Cine Ragazzi: « La città incantata », di Hayao Miyazaki, vincitore dell'Orso d'Oro di Berlino e dell'Oscar per il miglior film d'animazione Pioniere del cinema d'animazione e da 20 anni sulla cresta dell'onda per la sua sempre geniale e innovativa vena artistica, Hayao Miyazaki era tornato sullo schermo nonostante un annunciato ritiro dalle scene. A farlo tornare sulle proprie decisioni, prese per questioni di salute, è stato l'inatteso successo nazionale e internazionale di "Principessa Mononoke", il primo film non americano della storia ad aver incassato oltre 20 milioni di dollari. Con la "La città incantata" Miyazaki prosegue idealmente "I sogni di Totoro", riprendendo il racconto sull'infanzia. Qui però la piccola protagonista, contrariamente all'euforia infantile delle due eroine de "I Sogni", affascina soprattutto per la profondità dell'animo più che per il suo carattere. Chihiro è infatti una bambina testarda e capricciosa che la novità e la sorpresa impaurisce più che incuriosire. Cerca infatti di trattenere i genitori dal proseguire nell'esplorazione di quella città sconosciuta. Un istinto che gli eventi successivi riveleranno essere fondato. La piccola protagonista dovrà infatti salvare i due genitori curiosi trasformati da un incantesimo in maiali. Precipitata in un mondo di antiche divinità e creature malvagie, governate da una perfida strega, Chihiro riuscirà a salvare se stessa e la sua famiglia grazie al proprio coraggioso giudizio e pervicace volontà. Una città magica dalla bellezza sfolgorante attraverso la quale il regista rappresenta il mondo moderno, altrettanto superficiale e colorato e pieno di lucenti inganni. Ancora una volta il grande maestro giapponese racconta la realtà vestendola dei sogni di una favola, non tralasciando però temi importanti come la passione, l'amicizia, l'amore e l'ardimento. 19 milioni di dollari per un film prodotto da Ghibli Studio, società di produzione fondata dallo stesso Miyazaki e il collaboratore di sempre Isao Takahata, e realizzato per la prima volta con il sussidio della tecnologia. I disegni, tutti eseguiti a mano, sono stati infatti successivamente masterizzati e colorati al computer, assicurando un risultato magistrale per una storia che, utilizzando i fantasmi e gli spiriti delle leggende giapponesi, sottolinea l'importanza del linguaggio attraverso il quale la protagonista esprime, ancor prima dell'azione, il proprio intento. Una favola 'vera' in grado di suggerire ai più piccoli come far fronte alle vecchie e nuove paure, regalando agli adulti irripetibili momenti di poesia. Cult Movie: « La battaglia di Algeri », di Gillo Pontecorvo Algeri, 1957: il sanguinoso scontro tra i parà francesi del colonnello Mathieu e i ribelli del Fronte di Liberazione Nazionale, asserragliati nella Casbah. In uno stile documentaristico, le ragioni della Resistenza ma anche quelle dei colonialisti. All'epoca « La battaglia di Algeri »fu censurato in Francia, dove ne fu vietata la distribuzione. Leone d'Oro - Venezia 1966 Musiche originali: Ennio Morricone, Gillo Pontecorvo TRAMA - La vicenda del film racconta della "guerra" scoppiata ad Algeri tra l’OLN, l’organizzazione clandestina per la liberazione nazionale, e la polizia francese, quando ancora il paese era sotto il suo protettorato. La prima serie di sanguinosi attentati da parte dei magrebini, avvenuta il 10 giugno del 1956, ha dato vita ad una serie di misure restrittive da parte del governo francese, che però non è riuscito a bloccare l’ondata di terrorismo; anche la chiusura della Casbah (il quartiere dove risiedono gli algerini, e dove si nascondono i militanti dell’OLN) non produce effetti ; la situazione precipita quando per vendetta viene fatta esplodere una bomba proprio nelle stradine di quel quartiere, provocando una strage. Immediatamente il movimento di liberazione reagisce, ed in tre negozi frequentati da soli francesi esplodono altrettanti ordigni. A questo punto inevitabile arriva la militarizzazione della città: con metodi brutali e decisi l’esercito riuscirà a sgominare tutte le cellule terroristiche dell’OLN, fino ad arrivare ai quattro organizzatori principali. Ma la sete di libertà e di indipendenza del popolo algerino sfocerà lo stesso nell’insurrezione popolare da li a pochi anni... COMMENTO – Leone d’Oro al festival di Venezia del 1966, il film è stato girato da Pontecorvo secondo uno stile prettamente documentaristico, che tenta di mettere in scena nel modo più neutrale e realistico possibile le tensioni, scoppio della guerriglia urbana, ed infine le azioni militari che sconvolsero Algeri tra nel 1956 e 157. Sotto questo punto di vista, "La Battaglia di Algeri" è opera pienamente riuscita: la regia è asciutta, scarnificata al punto giusto, e la bella sceneggiatura di Solinas mette in discussione non soltanto gli eventi, ma anche, ed in maniera piuttosto imparziale, le diverse motivazioni che spingono francesi ed algerini a darsi battaglia. "La Battaglia di Algeri" è un' opera poderosa e capace di scuotere, ancora e forse soprattutto oggi, la coscienza dello spettatore. RAPPRESENTAZIONE DI ALGERI – La scelta di Pontecorvo nel rappresentare la città di Algeri, dilaniata dalle lotte intestine, è piuttosto coerente e precisa. Nella primissima parte del film, quando ancora le tensioni sociali devono esplodere, le strade vengono riprese pullulanti di gente, nei mercati, nei negozi, nelle vie più trafficate: il caos che riempie Algeri è però una miscela multietnica briosa e pacifica. Dopo l’inizio dei primi attentati, ecco però che la città inizia ad essere rappresentata come "divisa" tra zone ad influenza francese e quelle invece dove abitano i magrebini. Dell’intero panorama cittadino vi sono pochissime panoramiche, proprio a sottolineare la sopraggiunta divisione in "zone"; esemplare e metaforico allora diventa il lungo soffermarsi sui posti di blocco che ghettizzano la Casbah, oppure la scena in cui il manovale algerino, fermatosi a riposare in una strada dove risiedono soltanto francesi, rischia di essere linciato dalla folla inferocita e xenofoba. Da questo momento in poi la Algeri di Pontecorvo diviene un vero e proprio scenario di guerra, pur conservando intatta la bellezza ed il fascino che la città possiede. La bellezza delle vie della Casbah, l’ariosità delle larghe strade del centro cittadino, il porto, tutto viene adoperato come terreno di battaglia, ed allora più che i palazzi e gli edifici, rappresentazione della città di Algeri divengono le macerie... DJ Taùfik al-Firansyy (Francia / Tunisia) Oriental lounge & chill-out. Francese, nato in Viet-Nam, da genitori "pieds-noirs" del Marocco. E da sempre, Taùfik al-Firansyy non ha mai vissuto più di quattro anni nello stesso posto. Rabat, Saïgon, Paris, London, New York, Berlin, Amsterdam, Tunis, etc. La sua actività "on tour" lo ha portato da Berlino a Cadiz, come da Tbilisi a Barcelona, e ancora più lontano. Taùfik è stato invitato in festival prestigiosi come Dokumenta in Kassel, e geograficamente come artisticamente ha esplorato più di una via musicale, dall'ethno alla musica classica contemporanea, dal jazz alla musica maghrebina. Nei clubs, il suo piacere più grande è ora un originale ed elegante mistura di oriental lounge & chill-out, dall' India all' Andalusia, dall' Indonesia al Marocco (cf Claude Challe, Buddah Bar, Café del Mar...) Il suo "répertoire" deve essere sentito come un vero giardino segreto, colmo di sottili spezie e profumi raccolti in viaggi d'oltremare. Suona e rimissa Talvin Singh e il primo "raï" algerino, cosi come Natacha Atlas, Hamza el Din, Munir Bachir, Abd el Wahab, Rachid Taha o Cheikha Remitti, Sainkho, Nitin Shawney, Govinda, Ali Hassan Kuban, Mahmoud Ahmed, Bollywood freaks, Mokhtar al Saïd, Abd el Gadir Salim, Oumou Sangaré, Sheikh Ahmad al-Tûni o Aïsha Kandisha. E molto di più, da Goa a Khartum, da Parigi ad Ibiza.

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