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Data: 17/03/2009 - Ora: 11:36
Categoria:
Politica
Delegazioni della FLC CGIL hanno "occupato" momentaneamente i Rettorati dei quattro Atenei pugliesi.
Componenti degli Organismi Dirigenti della FLC Cgil si sono recati presso gli Uffici del Rettorato dell'Universita' di Bari, del Politecnico di Bari, dell'Universita' di Foggia, dell'Universita' del Salento. Qui hanno consegnato e illustrato ai Rettori il documento qui allegato, con richiesta di invio al Ministro Gelmini. Questa forma di protesta ha inteso e intende attirare l'attenzione sullo stato di profonda difficolta' in cui versano le Universita', anche quelle abituate a dare il massimo in formazione e ricerca, come quelle pugliesi; difficolta' solo a un passo dal trasformarsi in emergenza non piu' gestibile a seguito dei tanti interventi sbagliati del Governo e dei Ministri Gelmini, Tremonti e Brunetta. La CGIL chiede il blocco di misure precipitose e improvvisate, di puntare invece su piu' laureati, piu' innovazione, piu' ricerca al Sud come al Nord, per far uscire il Paese dalla crisi.
L' iniziativa di ieri mattina segue l'"occupazione" dell'Ufficio scolastico regionale (11 marzo) e anticipa la manifestazione della FLC in Piazza del Ferrarese, a Bari, il prossimo 18 marzo (il giorno dello sciopero nazionale dei settori della conoscenza) e la grande manifestazione di tutta la CGIL il 4 aprile a Roma.
Il documento consegnato:
Anche in Puglia le Universita' stanno vivendo una stagione di disagio e paura per un minaccioso e incombente futuro. Assistiamo ad un attacco senza precedenti. Occorre reagire ognuno nel proprio ambito, ma subito. La mancanza di risposte efficaci da parte del Governo che balbetta davanti ad una crisi che morde i redditi da lavoro e da pensione e divora posti di lavoro, anche nel Pubblico. I tagli ai finanziamenti, ciechi e sconsiderati, che tra pochi mesi faranno chiudere tanti corsi di studio e segare le retribuzioni nella maggior parte degli Atenei, precipitando cosi' il sistema universitario pubblico in un dissesto finanziario dagli esiti piu' che incerti, letali. Il blocco del reclutamento sia di docenti che di tecnici e amministrativi, che sta per uccidere la qualita' delle Universita' . "Il brutto accordo sul secondo biennio del contratto Università, non firmato dalla CGIL, che ha dato aumenti pari a metà dell'inflazione, e il pessimo accordo sul modello contrattuale, non firmato dalla CGIL, che prevede per sempre un taglio programmato dei salari dei lavoratori dipendenti, e cancella i contratti nazionali e il diritto di sciopero".
Il taglio del salario accessorio dell'Università del 10% rispetto al 2004, e le norme che eliminano la contrattazione sulle carriere e sui passaggi di livello, riconsegnando al Governo un cattivo potere unilaterale sulla professionalità e sul salario. L'accanimento contro le donne del Pubblico, che si nasconde anche dietro l'ipotesi di innalzamento dell'età pensionabile, proprio in un momento di crisi occupazionale e in assenza di equita' nelle possibilita' di lavoro, nelle retribuzioni reali, nella carriera. L'aggressione brunettiana ai dipendenti pubblici, trattati come una massa informe di fannulloni, additati al pubblico disprezzo, vessati da norme scriteriate e inaccettabili.
LA FLC CGIL e' per: Riportare l'Università, al centro dell'attenzione e degli investimenti del Paese, respingendo ogni tentazione di privatizzazione. Tutelare l'Universita' pubblica e statale. Difendere il diritto allo Studio universitario. Riprendere il reclutamento dei meritevoli. Difendere l'autonomia del sistema universitario, l'autonomia delle universita', il contratto nazionale e la contrattazione di Ateneo. Conquistare il ruolo professionale degli Insegnanti Universitari di Lingua Madre. Definire regole certe e democratiche per la rappresentanza sul Lavoro, prevedendo il voto dei lavoratori su tutti gli accordi. Difendere il reddito e i diritti dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Difendere il diritto di sciopero. Cancellare le norme inique sul Pubblico Impiego.
In un momento drammatico per il Paese, proprio quando ci sarebbe bisogno di misure a sostegno dell'occupazione e quindi della possibilita' di spesa delle famiglie. Chiediamo di rilanciare il percorso di stabilizzazione, garantire l'occupazione in tutti gli Atenei , mettendo da subito in sicurezza collaboratori ed assegnisti con un contratto unico e vero. Per questi validi motivi La FLC ha proclamato il 18 marzo lo sciopero generale in tutti i settori della conoscenza e partecipera' ,assieme a tutta la CGIL, alla grande manifestazione nazionale del 4 aprile, per chiedere al Governo di fermarsi, di riflettere e di tornare indietro nella sua accanita opera di distruzione dei settori dell'alta formazione e della Ricerca, di puntare invece su piu' laureati, piu' innovazione, piu' ricerca per far uscire il Paese dalla crisi.
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