Le linee portanti di FestambienteSud, sono appunto "Pane, Olio e Meridione"
FestambienteSud, l'evento dell'estate garganica organizzato da Legambiente per l'ultimo week end di Luglio, dal 21 al 24 'unge' pane ed economia gemellando, nei quattro giorni della festa ben quattro produzioni tipiche di qualità, molto diverse ma accomunate dalla qualità mediterranea.
Macchia, Matera, Altamura e Cotor con i loro oli e il loro pane saranno le regine della festa.
Le linee portanti di FestambienteSud, sono appunto "Pane, Olio e Meridione" e che cosa è la miscela se non prodotti tipici, artigianato, musica e teatro nel nome della qualità?
E l'olio, uno dei prodotti di questa terra più famosi nel mondo, suggella durante FestambienteSud la sua importanza economica e nutrizionale attraverso due percorsi,uno di degustazione,l'altro di approfondimento attraverso uno stage per assaggiatori che dureranno entrambi quattro giorni.
La collaborazione dell' APROL di Foggia e Coldiretti è primaria nell'organizzazione mentre, l'OEA di Monte Sant'Angelo con i panel di assaggiatori freschi di diploma, guiderà gli ospiti nel percorso di conoscenza degli oli vergini.
FestambienteSud, coglie il momento goliardico e aggregativo per scoprire le nuove direttive della PAC, tutte volte all'incremento delle produzioni di qualità, partendo proprio dall'educazione del consumatore.
Il valore aggiunto di questa scelta targata Legambiente si ripercuote sull'intera produzione, infatti, la Puglia,pur essendo la regione con il maggior volume di produzione e quella con il numero inferiore di marchi tipici.
"Prendiamo la Piana di Macchia ad esempio, ha 2000 ettari di oliveti-spiega Franco Salcuni, responsabile nazionale di Legambiente Gargano- ed un solo marchio, durante FestambienteSud, saranno presentati nell'ambito del percorso "Le strade dell'olio" le degustazioni sia dell'olio di Macchia, sia di quello di Altamura, sia di quello di Cotor,direttamente dal Montenegro".
L'occasione è quindi ghiotta sia per un confronto tra i prodottori pugliesi e lucani sia per gli enti certificatori, avendo l'opportunitàdi conforntare con il pubblico la diversità di esperienze e trovare la chiave di volta per lanciare l'economia dell'olio e del suo indotto, non solo con le produzioni, ma anche cn la creazione di nuovi posti di lavoro.