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L'impianto della Hidrochemical sotto controllo della Provincia di Lecce

Data: 16/03/2006 - Ora: 10:38
Categoria: Politica

Non si escludono provvedimenti drastici in seguito allo scoppio dell'autocisterna

L’impianto della Hidrochemical service finito nel mirino degli investigatori fu autorizzato all’esercizio dalla Provincia di Taranto il 23 dicembre del 2003, successivamente all’autorizzazione di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) rilasciata dal ministero dell’Ambiente. La Provincia di Taranto è dal 7 maggio del 2004 che segue la vicenda legata alle attività della Hidrochemical service, data in cui si verificò lo scoppio di un’autocisterna contenente rifiuti tossici e nocivi in un capannone dell’azienda. In quella data è intervenuta la Polizia provinciale (ispettore Nicola Rinaldi) unitamente alla Polizia di Stato per indagare sull’episodio. Successivamente, a seguito delle verifiche effettuate è stata trasmessa l’informativa all’autorità giudiziaria e ulteriore comunicazione di notizia di reato alla Procura la quale, con specifica delega, ha conferito l’incarico di seguire le indagini alla Polizia provinciale unitamente alla Capitaneria di porto. La Polizia provinciale ha collaborato e continua a collaborare con il Noe di Lecce e con il Comando carabinieri di Taranto (sezione subacquei) in attività poi confluite nell’inchiesta della Procura di Lanciano che ha originato i provvedimenti restrittivi eseguiti l’altro ieri. In riferimento poi alla notizia secondo la quale l’Arpa ha inviato alla Provincia di Taranto relazioni che indicherebbero gli stabellamenti di alcuni parametri chimico-fisici inerenti gli scarichi della Hidrochemical, il dirigente del settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Taranto, ingegner Antonio Ruggieri, ha confermato al presidente Florido che i dati erano noti all’Amministrazione, anche alla luce dell’indagine condotta assieme al Noe; si è però ritenuto di non sovrapporre provvedimenti amministrativi all’inchiesta giudiziaria assolutamente riservata, al fine di non precluderne gli esiti. Alla luce degli adottati provvedimenti cautelari che evidenziano l’acquisizione dell’impianto accusatorio da parte della Procura di Lanciano, il presidente Florido ha chiesto allo stesso dirigente di valutare l’adozione di un provvedimento di autotutela con il quale non si esclude che nelle prossime ore possa essere sospesa l’autorizzazione alla Hidrochemical service. Va infine ricordato che la Provincia di Taranto ha già avviato controlli a tappeto per quanto riguarda le autorizzazioni agli scarichi rilasciate dall’Ente. Attività che ovviamente è destinata a proseguire.

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