Confrontando i progetti approvati dal 2000 ad oggi è possibile rilevare come quest’anno l’ateneo salentino abbia ottenuto l’approvazione di ben quarantasette Progetti di Rilevante Interesse Nazionale
Nuovo brillante risultato per l’ateneo salentino che ancora una volta ha visto l’approvazione di un considerevole numero di Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (P.R.I.N.) in cui sono impegnati docenti dell’Università degli Studi di Lecce; un risultato importante sia per il numero complessivo e la varietà dei progetti, sia per l’entità dei finanziamenti ministeriali ottenuti.
I dati riportati nella tabella 1 dimostrano la crescita dell’università di Lecce.
Confrontando i progetti approvati dal 2000 ad oggi è possibile rilevare come quest’anno l’ateneo salentino abbia ottenuto l’approvazione di ben quarantasette Progetti di Rilevante Interesse Nazionale. Nel 2003 l’università di Lecce risulta sede principale per otto di essi (modelli A approvati), mentre compartecipa all’attuazione degli altri trentanove (modelli B approvati; confronta tabella 2). Con centoquattro progetti presentati e quarantasette approvati (percentuale assai lusinghiera), l’università di Lecce presenta un bilancio positivo rispetto agli anni precedenti, attestando in tal modo la crescita progressiva e l’aumento delle risorse ottenute. A fronte di un impegno di spesa dell’ateneo salentino pari a 530.652,58 euro, infatti, il cofinanziamento ministeriale (e cioè l’acquisizione di nuove risorse) per i progetti approvati raggiunge la somma di 1.622.900 euro.
Inoltre se si confrontano i risultati conseguiti dall’università di Lecce con quelli ottenuti da altre università italiane di dimensioni simili, l’ateneo salentino si colloca alle prime posizioni.
"Il risultato ottenuto nel 2003 con l’approvazione, complessivamente, di ben quarantasette P.R.I.N. -– ha affermato il rettore, professor Oronzo Limone - è positivo per l’intera Università e dimostra il livello soddisfacente raggiunto nella ricerca.Questi dati dimostrano che l’ateneo salentino è in grado di stabilire e mantenere collegamenti con altri gruppi, redigere progetti e far valere le proprie potenzialità scientifiche. Anche sul piano gestionale interno, il meccanismo stabilito attraverso il fondo unico per la ricerca consente ai dipartimenti una programmazione efficace e permette di attribuire le risorse in forma automatica e trasparente ai titolari di Progetti".
Grande soddisfazione è stata espressa dal delegato per la Ricerca Scientifica, professor Rosario Coluccia. "Non è solo tempo di compiacimento ma anche e soprattutto di prospettive" – ha dichiarato il professor Coluccia – "Bisogna lavorare sin d’ora, pensando alla prossima scadenza progettuale della primavera 2004. È necessario rinsaldare gli accordi con le altre sedi, programmare i temi dei progetti e definire fin nei minimi dettagli la struttura organizzativa".